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Tra chi non si è vaccinato e chi ha presentato certificazioni di malattia non congrue, sono 130 i dipendenti dell'Asl Napoli 3 Sud no-vax che rischiano la sospensione. Ma prima di ricorrere alle misure più drastiche, la direzione sanitaria dell'azienda vuole offrire un'ultima possibilità. «Vaccinatevi, per il bene vostro e di tutti», è l'appello del direttore Gaetano D'Onofrio.
Su 4.865 dipendenti della Asl che ricomprende l'area più vasta della provincia di Napoli - 57 comuni dal Nolano alla Penisola sorrentina - i non vaccinati senza giustificazioni valide sono 130. Il dato è il risultato di uno screening su un totale di 300 dipendenti non ancora immunizzati e individuati un mese fa dalle indagini di un gruppo di lavoro creato ad hoc dalla Asl. Di questi 300, 170 hanno presentato certificazioni valide o hanno dimostrato di aver effettuato il vaccino altrove (nei luoghi in cui sono residenti, al di fuori del circondario dell'Asl 3) mentre i restanti 130 o hanno presentato autocertificazioni - non valide per lo scopo - o certificati di malattie che non rientrano nell'elenco di quelle per cui si può ricevere l'esenzione.
Di questo zoccolo duro, la maggior parte sono operatori socio-sanitari o amministrativi, tutti comunque a stretto contatto con i malati o con il pubblico. L'Asl, prima di procedere alle sospensioni dal servizio, vuole però concedere una nuova chance al personale no vax. «Dalle indagini del gruppo di lavoro - spiega D'Onofrio - sono emersi 130 non vaccinati.
Prosegue, intanto, a ritmi sostenuti e con numerosi Open day la campagna vaccinale. Su un totale di 925.996 persone (la popolazione residente, esclusi gli under 12), in 702.867 (circa il 76%) hanno ricevuto la prima dose e in 575.717 (62,20%) anche la seconda. Restano circa 200mila persone mai neanche prenotate. «Abbiamo mobilitato i medici di medicina generale - prosegue D'Onofrio - i quali attraverso le proprie piattaforme potranno verificare se i loro assistiti siano realmente vaccinati, se non lo siano o se abbiano ricevuto il siero altrove perché magari trasferiti in altre città per motivi di lavoro. Questo per avere una visione chiara sulle fette di popolazione reticenti e avvicinarle alla vaccinazione anche attraverso i loro medici di famiglia».
Per raggiungere l'immunità di gregge (l'80%) l'Asl Napoli 3 Sud deve vaccinare 740.477 persone. Ora, con l'imminente riapertura delle scuole, l'obiettivo primario è di completare la vaccinazione del personale scolastico, di cui ha ricevuto il siero oltre il 91%, e soprattutto la fascia d'età scolare, cioè dei nati tra il 2004 e il 2009. Dall'ultimo report, della fascia d'età 12-17, su un totale di 72.144 minori in 31.262 (il 43,33%) hanno ricevuto la prima dose e in 16.408 (circa il 23%) la seconda.
Questa, inoltre, la progressione della campagna di vaccinazione secondo l'ultimo report dell'Asl Sud. Su 51.700 over 80 il 91% ha ricevuto la prima dose e l'85% la seconda; su 90.972 over 70 il 91% ha avuto la prima dose e l'82% la seconda; su 121.647 over 60, prima dose per l'88% e seconda dose per il 76%; su 154.802 over 50, prima dose per l'83% e seconda per il 73%; per i 150.622 over 40, il 74,62% ha ricevuto la prima dose e il 64,3% la seconda; per i 130.067 over 30, la prima dose al 68% e la seconda al 52,17%; per i 128.489 over 20, prima dose al 70,49% e seconda dose al 51,06%; per la fascia d'età 18-19, su un totale di 25.353 soggetti, il 73,31 per cento ha ricevuto la prima dose, il 38,44 la seconda.
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