«Non siamo eroi, e se lo siamo, lo siamo tutti i giorni». Così Emilia Squillante, una delle infermiere...
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«Non siamo eroi, e se lo siamo, lo siamo tutti i giorni». Così Emilia Squillante, una delle infermiere che sabato notte hanno prestato soccorso ai pazienti adagiati sul pavimento del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. Una scena che ha sollevato polemiche e determinato la sospensione di tre medici. «Sono fiera di averlo fatto - ha aggiunto - e garantisco che quelle persone ora stanno bene e sono tornate a casa sulle loro gambe».
«Non avevamo più barelle e adagiare le persone per terra era l'unica cosa che potessimo fare. La signora che abbiamo soccorso si è resa conto dell'emergenza e prima di andare via ci ha ringraziato tutti» ha proseguito. «Il medico ha il dovere di curare il paziente ovunque - ha chiosato Nello Lauri, medico dell'ospedale responsabile Uil Campania - ma i medici hanno diritto di lavorare con dignità per dare con forza dignità al paziente». Il sindaco di Nola, che ha promosso il sit-in, ha ribadito, invece, la necessità di investire nei reparti dell'ospedale: «L'epoca degli slogan é finita - ha detto - adesso si sistemino le cose o si chiuda».
Emilia Squillante non si sente un 'eroè, come ha definito i medici e gli operatori dei pronto soccorso il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
«La decisione di metterle a terra è stata del medico - ha spiegato Emilia - in quel momento non avevamo barelle, e c'era necessità, eravamo in emergenza.
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Il Mattino