«Mi chiamo Brissia, non sono Angela Celentano»: a parlare, in un'intervista al programma televisivo "Chi l'ha visto?", è la 35enne psicologa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Mi hanno avvertito i miei amici - racconta la 35enne che oggi vive in Francia - Quando hanno visto quella foto, hanno creduto che la scomparsa fossi io. A quel punto ho contattato il sito della famiglia di Angela Celentano». Per Maria e Catello, i genitori della piccola scomparsa nel 1996, è stata l'ennesima doccia fredda. Anche perché il test del dna, al quale Brissia è stata successivamente sottoposta, ha escluso qualsiasi legame di parentela con i Celentano facendo così "sgonfiare" la pista messicana seguita dalla Procura di Torre Annunziata. «Avevo vent'anni quando fu scattata quella foto, nel 2002 - continua Brissia - ma ho accettato ugualmente di fare l'esame del dna. Mi è dispiaciuto spezzare il cuore ai signori Celentano, ma io non sono Angela. So chi sono io e chi sono i miei genitori».
La vicenda ha creato scompiglio nella vita della 35enne messicana: dopo essere stata vittima di un furto d'identità, si è trovata davanti ai magistrati della Procura di Torre Annunziata che dal 2010 indagano sul mistero di Celeste Ruiz. «Mia figlia si è spaventata vedendo la mia foto in televisione - conclude Brissia - ma alla fine ha realizzato un disegno che ho regalato ai signori Celentano quando ci siamo incontrati». Resta da capire chi e perché abbia rubato la fotografia di Brissia per poi fingersi Celeste Ruiz: un mistero nel mistero al quale i pm oplontini intendono dare risposta.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino