Napoli, nuove ricerche al Maschio Angioino: esplorato un pozzo mai indagato prima

Un pozzo dalla profondità di oltre dieci metri è attualmente oggetto di esplorazione da parte di alcuni speleologi napoletani. Una cavità scavata in una delle...

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Un pozzo dalla profondità di oltre dieci metri è attualmente oggetto di esplorazione da parte di alcuni speleologi napoletani. Una cavità scavata in una delle aree più interessanti e note della città. Si tratta del Castel Nuovo ed il pozzo si trova immediatamente al di sotto del balcone della Sala dei Baroni. Una cavità che non veniva esplorata da oltre un secolo e che fu voluto da Re Alfonso d’Aragona nel XV secolo, nell’ambito di un “restyling” del precedente castello Angioino che divenne poi fortezza aragonese. Il pozzo, proprio in quel periodo, ebbe la funzione di rifornire d’acqua il cortile, le cucine e le armerie del maniero.

 
Attualmente i detriti che lo occupano oltre i dieci metri esplorati, sono attribuibili a recenti ristrutturazioni del metà del secolo scorso, quando proprio la cavità divenne una vera discarica abusiva. All’interno sono stati rinvenuti materiali edili, neon e addirittura siringhe. Proprio sul fondo di questa colmata però c’è il dato più interessante di questa ricerca. Un passaggio infatti, è quello intravisto dai ricercatori – che intendono esplorarlo nel corso delle prossime indagini – che potrebbe condurre alla cisterna che riforniva l’intero castello già in epoca angioina.

Rimuovere il materiale ed accedere all’interno del cunicolo, sono i prossimi obiettivi che si pongono i ricercatori del gruppo Hyppo kampos avventura in collaborazione con l’associazione IVI e che per la prima volta, stanno svelando la funzione di una cavità nel cuore del Castel Nuovo mai esplorata in precedenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino