La Campania eleggerà 60 deputati e 29 senatori confermando integralmente il proprio peso parlamentare nonostante la flessione demografica in corso, perché il...
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Alla Camera per la provincia di Napoli, chiamata Campania 1, ci saranno dodici collegi uninominali. Qui il voto è chiaro: vince il candidato che prende un voto in più, indipendentemente da quello che fa il partito. Dieci collegi uninominali per le altre quattro province, denominate Campania 2. Undici i collegi uninominali per il Senato, i cui collegi sono ottenuti accoppiando a due a due quelli della Camera.
Nei confini dei collegi ci sono alcune novità: Frattamaggiore e Grumo Nevano si staccano dal collegio di Giugliano, che era diventato troppo popoloso rispetto al 1993, per passare a quello di Casoria; inoltre il collegio di Ariano Irpino, che invece si è spopolato troppo, viene rimpolpato assorbendo otto comuni dal collegio di Avellino e sette comuni da quello di Battipaglia, tra i quali Contursi e Oliveto Citra.
Il voto dell'elettore, però, ha un effetto duplice. Diretto e semplice nel collegio uninominale e indiretto e astruso nei cosiddetti «collegi plurinominali», dove spuntano i listini bloccati e la soglia di sbarramento nazionale del 3%. Alla Camera i dodici collegi uninominali della provincia di Napoli sono raggruppati in gruppi di quattro: Pozzuoli-Giugliano-Casoria-Pomigliano avrà listini bloccati di 4 nomi per ogni partito ma eleggerà ben otto deputati; Napoli Fuorigrotta-Centro-Arenella-Ponticelli, sempre con listini di 4 nomi, eleggerà sei deputati; idem per il gruppo Nola-Portici-Torre del Greco-Castellammare con listini di 4 nomi e sei deputati da eleggere.
Al Senato però questi «collegi plurinominali» diventano estesissimi. L'intera regione è suddivisa in soli tre «collegi plurinominali», ciascuno con i suoi listini bloccati di quattro nomi. Il primo collegio plurinominale comprende le intere province di Caserta, Avellino e Benevento più i sette comuni del salernitano spostati in Irpinia: saranno eletti cinque senatori; il secondo collegio è il meno esteso geograficamente perché comprende la città di Napoli più Pozzuoli, Giugliano, Pomigliano e Casoria ed eleggerà dai listini bloccati sette senatori; infine il terzo collegio plurinominale al Senato sarà vastissimo perché inizierà alle porte di Napoli, appena si entra nel comune di Portici, e finirà ai confini della Basilicata, con la cittadina di Sapri: tale supercollegio plurinominale porterà a Palazzo Madama sei senatori-maratoneti, visto che i due estremi distano 200 chilometri.
Per l'elettore (e persino per i partiti) è impossibile prevedere quali candidati nei listini bloccati saranno eletti e dove, perché ciascun candidato può scegliere ben cinque collegi plurinominali in giro nell'Italia, oltre a un singolo collegio uninominale. Inoltre visto che il numero di eletti in un collegio plurinominale arriva a otto, mentre i listini si fermano a quattro nomi, è possibile che un partito che ottiene un buon risultato non solo elegga tutti i nomi del listino, ma vada a pescare candidati bocciati in altri listini e addirittura i trombati nell'uninominale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino