La mappatura del sottosuolo attraverso la sperimentazione di tecnologie all’avanguardia per la prima volta a Napoli, attraverso una metodologia meno invasiva rispetto...
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"Con questo progetto" commenta il ricercatore Giulio Sarracino, "speriamo di poter scoprire nuove cavità all'interno di questo complesso sistema di gallerie".
Nella Galleria Borbonica, rileva una nota dei promotori, «è stata infatti installata la radiografia muonica, una tecnica di diagnosi da applicare alle prospezioni geofisiche: uno strumento che misura la direzione di un muone, particella elementare, con carica elettrica pari a quella di un elettrone». L'attività avviene in collaborazione tra il Distretto ad Alta tecnologia Stress, la Sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il coinvolgimento della società Tecno-In spa, socia di Stress, nell'ambito della attività di sperimentazione previste da uno dei progetti del Distretto «Metropolis-Metodologie e tecnologie integrate e sostenibili per l'adattamento e la sicurezza di sistemi urbani», ed ancora con il supporto dell'Associazione Borbonica Sotterranea. Analogamente alla tecnologia che è alla base di una radiografica a raggi X, l'innovativo sistema, installato presso la Galleria Borbonica, «permette di ricostruire la traccia lasciata dal muone che attraversa una parete o una superficie, con la particolarità che i raggi muonici hanno la capacità di attraversare spessori superiori».
«Lo scopo del progetto è quello di verificare la capacità del rivelatore di evidenziare alcune cavità note presenti al di sopra del rivelatore, così come è posto nella posizione attuale in prossimità della cisterna.
Il Mattino