Napoli, mancano 69 assistenti sociali: la Cgil scende in piazza

Napoli, mancano 69 assistenti sociali: la Cgil scende in piazza
Assistenti sociali, domani 27 agosto sciopero degli operatori  promosso dalla categoria Funzione pubblica della Cgil che ha anche organizzato un presidio alla II...

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Assistenti sociali, domani 27 agosto sciopero degli operatori  promosso dalla categoria Funzione pubblica della Cgil che ha anche organizzato un presidio alla II Municipalità (piazza Dante, 93 ore 10:30).


Napoli, 26 agosto 2019. Napoli, un territorio difficile dove i servizi sociali svolgono un ruolo primario e piuttosto delicato. O almeno dovrebbero. Sì, perché nella realtà del Comune di Napoli il numero di assistenti sociali a disposizione dei cittadini è drasticamente ridotto e distribuito male nel territorio, tra centro e periferie dove il bisogno è alto e la povertà consistente.

Il sindacato sottolinea che  la popolazione residente nella città di Napoli è attualmente composta da 972.973 persone, a fronte delle quali sono in servizio appena 126 operatori, ovvero un assistente sociale ogni 7.722 persone. Il rapporto previsto dovrebbe, al contrario, essere di 1 a 5 mila. A mancare all’appello sono 69 operatori, praticamente il 55% del personale in servizio.

E la cgil contesta anche la distribuzione degli assistenti sociali in servizio sui territori evidenziando la situazione di svantaggio delle periferie. A Secondigliano si sono 2  assistenti sociali, laddove il fabbisogno è di 12 unità, a Scampia, ci sono attualmente 5 operatori in servizio, a fronte dei 13 previsti (8 in meno), a Piscinola ci sono 2 operatori a fronte di un’esigenza di 9 (7 in meno).


"Una situazione drammatica che sembra considerare come unica possibilità di soluzione quella del gioco dei quattro cantoni -scrive la Cgil in una nota -  non assumere nuovi assistenti sociali, ma redistribuire sul territorio quelli già in servizio, trasferendoli da un quartiere all’altro. Ma una realtà già in grave carenza di organico – destinato inoltre a dimezzarsi a causa dei prossimi pensionamenti – non può risollevare la situazione esclusivamente redistribuendo gli operatori sul territorio. Né possono essere sufficienti le 40 assunzioni previste dall’Amministrazione per il 2021/22. Serve personale e serve ora". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino