Il digitale, in odontoiatria, ha portato una serie di cambiamenti di approccio terapeutico, nei confronti del paziente, rendendo tali terapie sempre meno invasive. Nel caso...
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Trascorso il periodo di guarigione, l'uso dello scanner intraorale, ha fatto sì da poter rilevare l’impronta, in maniera precisissima. Inoltre, senza l'ausilio di quei fastidiosi materiali per l'impronta che tanto atterriscono i pazienti. «Questi due primi punti, sono già prassi consolidata, negli studi dentistici di alta qualità - spiega Armando Coppola, specialista napoletano che ha sperimentato la nuova tecnica - cosa ho fatto di nuovo rispetto agli altri? Sono stato il primo, in Italia, ad utilizzare la piattaforma NobelBiocare. Cosa consente questa piattaforma? Di superare il passaggio dell’odontotecnico - aggiunge - e presa l'impronta con lo scanner, tramite e-mail invio i dati rilevati alla piattaforma NobelBiocare, indicandone anche le caratteristiche che deve avere la protesi.
In tal modo, mi ritorna il manufatto protesico come da me voluto, prodotto direttamente dall'industria dentale, per cui abbiamo un prodotto individuale, cioè specifico per il singolo paziente, ma prodotto direttamente dall’industria, con le mie indicazioni.
Il Mattino