OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un morto e un ferito. È questo il tragico bilancio registrato nel quartiere napoletano di Soccavo, teatro di due diversi agguati di camorra. Questa mattina, all’interno del cortile del civico 8 di via Contieri è stato trovato il corpo di Emmanuele De Angelis, 28 anni, ritenuto contiguo alla cosca dei Vigilia e già noto alle forze dell’ordine. Alcune ore prima, in via Vicinale Palazziello, Antonio Ernano, cognato del boss Alfredo Vigilia, era sfuggito ai killer rivali riportando solo una ferita d’arma da fuoco a un gluteo. Due episodi che gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, titolari delle indagini, ritengono strettamente collegati e che, questo il timore, potrebbero essere l’inizio di una nuova e sanguinosa guerra di camorra per il controllo di Soccavo.
In realtà, già da diverse settimane, le forze dell’ordine avevano lanciato l’allarme che gli equilibri criminali nel quartiere della periferia occidentale, erano saltati. A far precipitare la situazione il ritorno in circolazione di alcuni esponenti di primo piano della cosca Grimaldi-Scognamillo, sodalizio da cui, diversi anni fa, gli stessi Vigilia si erano scissi a colpi di pistola. Uno scontro violentissimo caratterizzato da omicidi, ferimenti e pestaggi e che si concluse solo quando le forze dell’ordine disarticolarono il gruppo Grimaldi al termine di una complessa attività investigativa.
L’uscita di scena dei rivali, però, consegnò Soccavo nelle mani del boss Alfredo ‘o niro e dei suoi familiari. Rimasti padroni incontrastati del territorio e grazie anche alle alleanze strette con altre organizzazioni camorristiche dell’area, i Vigilia sono riusciti a mantenere pressoché intatto il loro potere fino a qualche anno fa quando, così come accaduto per i Grimaldi, anche loro dovettero fare i conti con la repressione dello Stato.
Il gruppo, dopo le recenti scarcerazioni, infatti, si sarebbe riorganizzato e starebbe tentando di riprendere il controllo di Soccavo, sbarazzandosi di quello che resta dei Vigilia. Una conferma in tal senso è arrivata alcuni mesi fa quando nel corso di un’irruzione in un’officina di Pianura, fu interrotto un summit di camorra cui stava partecipando anche Francesco Scognamillo, rampollo dell’omonima famiglia malavitosa. Insieme a lui, anche loro armati, finirono in manette altri tre uomini, tra cui Umberto Loffredo, ras di Pianura, e, soprattutto, Gennaro Catone, uno dei reggenti della mala di Miano.
Non è tutto. Dalle informazioni raccolte dagli investigatori, quell’incontro, avrebbe ricevuto anche la benedizione della potente cosca dei Mazzarella. Il summit, secondo le teorie investigative, sarebbe stato organizzato per sancire la nascita di una nuova coalizione criminale in grado di prendere il controllo dell’intera area flegrea. Un’avanzata che, alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, sembra essere iniziata proprio a Soccavo.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino