Non c’è pace per i palazzi del centro antico di Napoli, patrimonio dell’Unesco. Ancora un danneggiamento nella strada del decumano inferiore, conosciuta anche...
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Durante le ore buie della notte, è stata eseguita un murales di enorme dimensioni su una parete di un palazzo. Ormai è guerra continua contro gli «artisti del murales», come si definiscono loro, che non demordono.
Le scritte sono ovunque, deturpano palazzi e monumenti, espressione del disprezzo dell’arte, i beni comuni, il patrimonio storico, il passato della città e il suo presente e futuro turistico, oltre che per la proprietà privata, da sempre uno degli obiettivi dei writers. Che, poi, di veri writers non si tratta, perché raramente producono disegni e scritte “artistiche”.
La novità è che, mentre prima i napoletani non ci facevano nemmeno caso, ora si arrabbiano a vedere il patrimonio storico e architettonico della città sfregiato.
«Che siano imbrattatori o veri writers - dice un residente del centro storico - nessuno di loro ha il diritto di comporre qualsiasi cosa su di una parete, muro o monumento deturpando il centro storico della città tra i più belli al mondo. Identificarli non è tanto difficile, visto che lasciano il proprio tag». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino