Ordigni bellici nel porto di Napoli: erano pericolosi, rimossi e fatti brillare

Ordigni bellici nel porto di Napoli: erano pericolosi, rimossi e fatti brillare
Nella mattinata di ieri sono stati fatti esplodere, in una zona di sicurezza al largo di Napoli individuata dall'Autorità marittima, una bomba d'aereo inglese da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nella mattinata di ieri sono stati fatti esplodere, in una zona di sicurezza al largo di Napoli individuata dall'Autorità marittima, una bomba d'aereo inglese da 500 libbre e tre proiettili di artiglieria di grosso calibro, risalenti alla seconda guerra mondiale, ritrovati nel porto di Napoli.


Nei giorni scorsi, infatti, a seguito della segnalazione da parte dei sommozzatori della polizia di stato, intenti a controllare le banchine del porto in previsione delle prossime Universiadi che si terranno in città nel prossimo mese di Luglio, sono stati ritrovati nei pressi del Molo Beverello quattro ordigni bellici, con ancora un elevato potere esplosivo, che si erano oramai confusi nel fondale marino con forme e colori simili ai detriti sparsi. L'operazione di brillamento è stata condotta dai palombari del Gruppo operativo subacquei (GOS) della Marina Militare, distaccati presso i nuclei Sdai di Napoli (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi).


L'intervento d'urgenza è stato richiesto dalla Prefettura che ha disposto l'evacuazione della Stazione Marittima e del molo Beverello, e l'interdizione del traffico pedonale e veicolare della limitrofa via Acton. Dalle prime luci dell'alba di ieri, sabato 25 maggio, la Capitaneria di porto di Napoli ha inoltre interdetto l’accesso al pubblico nell'area portuale interessata dalle operazioni di rimozione e disposto il divieto di transito e ormeggio alle navi nelle banchine antistanti il luogo del ritrovamento. Per alcuni minuti è stato disposto anche alle unità in ingresso e in uscita in porto di non avvicinarsi ai mezzi impiegati nel brillamento, prevedendo opportune rotte di atterraggio e di uscita dal porto per ragioni di sicurezza. Alle 5.15 sono iniziate le operazioni di rimozione dal fondo degli ordigni esplosivi, che, imbragati e rimorchiati a distanza fino a raggiungere una zona di sicurezza individuata dall'autorità marittima, sono stati distrutti. Del brillamento è stato avvertito l'Osservatorio Vesuviano, che ha puntualmente registrato l'onda d'urto provocata dalla deflagrazione.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino