La piaga delle aggressioni ai medici di Napoli all'esame del Parlamento

La piaga delle aggressioni ai medici di Napoli all'esame del Parlamento
«La nostra iniziativa ha messo in moto la politica su temi che non possono non essere affrontati». Così il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli Silvestro Scotti ha...

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«La nostra iniziativa ha messo in moto la politica su temi che non possono non essere affrontati». Così il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli Silvestro Scotti ha commentato l'interrogazione parlamentare presentata ieri in Commissione dal deputato Raffaele Calabrò sul caso delle aggressioni a personale sanitario nei presidi ospedalieri partenopei.




L'interrogazione arriva a 24 ore di distanza dalla presentazione della campagna di sensibilizzazione lanciata dall'Ordine. «Noi - ha aggiunto Scotti - continueremo a vigilare, denunciare e impegnarci in prima linea nell'interesse di cittadini e colleghi».



Soddisfazione è espressa anche da Luigi Sparano segretario della sezione provinciale di Napoli della Fimmg (Federazione italiana dei medici di Medicina generale) secondo cui «finalmente il tema delle aggressioni ai medici è arrivato all'attenzione della politica nazionale e in particolare del ministro Lorenzin». Sparano, inoltre, ha sottolineato che nell'interrogazione «si riconosce anche l'esigenza di procedere a un ulteriore sblocco del turn over per garantire al personale sanitario di operare nella massima sicurezza anche ai fini della qualità dell'accoglienza e dell'assistenza da erogare in tempi rapidi».



Secondo il rappresentante Fimmg, i temi della sicurezza e dell'organizzazione dell'assistenza «non sono slegati perché potenziare l'assistenza sul territorio significa anche alleggerire il carico e le tensioni negli ospedali». In particolare Sparano ha denunciato «l'immobilismo» rispetto alle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) sul cui fronte «tutto è fermo ed è estremamente preoccupante e ingiustificato. La mancata realizzazione delle Aft - ha spiegato - non fa altro che ripercuotersi sull'assistenza e in particolare sui pazienti cronici che non riescono a trovare risposte adeguate».
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Il Mattino