OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Entro il primo gennaio il Maresca avrà i suoi sei posti di terapia subintensiva. Saranno consegnati domani alla ditta aggiudicataria dell'appalto da 600mila euro i lavori destinati ad adeguare i locali posti a ridosso del pronto soccorso: tempo 180 giorni e gli interventi come da contratto saranno ultimati, con le chiavi dei due settori (tre posti di subintensiva sono destinati ai pazienti maschi, altrettanti alle donne) messe a disposizione della direzione sanitaria. Un momento importante per l'ospedale di via Montedoro, dove questi lavori rappresentano da un lato la prima di una serie di opere collegate ai fondi messi a disposizione da Regione e Ministero per adeguare le strutture sanitarie così come previsto durante la pandemia, dall'altro un'occasione per guardare definitivamente oltre il Covid e tenersi comunque pronti per eventuali future emergenze, ci si augura mai necessarie.
«Da sette anni - afferma la vicepresidente del consiglio regionale, Loredana Raia - come Regione proseguiamo il nostro concreto impegno verso il potenziamento della rete ospedaliera pubblica. In particolare, come rappresentante istituzionale del territorio, ho concentrato la mia azione sui presidi ospedalieri del comprensorio costiero vesuviano.
Per come sono stati concepiti, i sei posti che verranno realizzati al Maresca sono da considerarsi multiuso: «Se spiega il direttore dell'Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto possono fungere da supporto alle attività del pronto soccorso nei momenti di maggiore afflusso dei pazienti, al contempo, avendo percorsi e ingressi a sé stanti, sono concepiti come veri e propri reparti tradizionali di terapia subintensiva». Quelli che partiranno domani non sono però gli unici interventi che nel 2022 riguarderanno il Maresca: «Tra settembre e ottobre - prosegue Sosto - partiranno i lavori di adeguamento sismico dell'intero nosocomio, per i quali sono stati stanziati dal Ministero sette milioni di euro. A cascata l'intera struttura, in particolare il terzo e quarto piano, saranno interessati da opere di rifacimento, a partire dall'area chirurgica, con la possibilità concreta di attivare anche il nuovo reparto di Pediatria grazie agli altri cinque milioni di finanziamenti statali destinati a tali realtà».
Leggi l'articolo completo suIl Mattino