«Qualcosa in quel reparto di Medicina interna cardiologica del Monaldi non ha funzionato durante l'emergenza Coronavirus e temo che mio padre sia stato tra quelli che ne...
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A fine marzo il trasferimento al Monaldi: doveva effettuare l'intervento alla colecisti. Era questa la sua principale patologia. Il 29 marzo fa ingresso in ospedale, gli anestesisti valutano la situazione clinica generale. Il reparto è quello di Medicina cardiovascolare: «Il primario - racconta ancora Anna - mi annuncia che l'intervento deve slittare, mio padre ha la febbre». Siamo al 7 aprile: il paziente deve ora fare un terzo tampone. Come mai? Il sospetto è che un altro degente di quel reparto, positivizzato al virus dopo le dimissioni, abbia contagiato Ciro Michelino. «C'era lui in camera con mio padre si chiede sua figlia Anna ma a noi era stato detto il contrario. Lo abbiamo scoperto dal racconto di un infermiere. Vogliamo sapere la verità». La storia di Anna e quella drammatica di Ciro intreccia quella di un focolaio di Coronavirus in uno dei reparti più vecchi del Monaldi, poi chiuso e sanificato, dove si sono contagiati anche il primario, quattro infermieri e un addetto delle pulizie. Qui il paziente 1 Covid positivo era stato ricoverato il 25 marzo proveniente dal Cto con un tampone negativo, incrociando probabilmente in corsia Ciro Michelino. Dopo le dimissioni, il 31 marzo, il paziente 1 era giunto al Cardarelli due giorni dopo a causa del peggioramento delle sue condizioni e deceduto.
«Mio padre - conclude Anna Michelino - è stato messo prima in una stanza in isolamento, poi trasferito al Cotugno e intubato. Nell'arco di 48 ore è morto. Non ne abbiamo saputo più nulla, nemmeno dei suoi effetti personali. Scomparso nel nulla l'11 aprile come ci è stato detto con una telefonata. Abbiamo denunciato ai carabinieri per sapere la verità».
«Abbiamo chiesto al manager Maurizio di Mauro di effettuare un'indagine interna sottolinea il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli - per i figli si tratta di un caso di malasanità. Bisogna accertare se qualcuno ha delle responsabilità nel decesso di quest'uomo. Una situazione su cui va fatta immediatamente chiarezza. Se qualcuno ha sbagliato conclude il componente della Commissione Sanità - è giusto che siano chiarite le responsabilità». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino