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Il parco sommerso della Gaiola festeggia oggi i suoi “primi” 19 anni e, per l'occasione, si dona agli altri attraverso un progetto d'inclusione sociale. “GaiolAnchio” è infatti un'iniziativa nata in collaborazione con l'assessorato alle pari opportunità del Comune di Napoli attraverso la quale il parco mira a essere educativo e inclusivo allo stesso tempo. Una mission che ogni settimana, da agosto a settembre, mette al centro 20 bambini tra i 9 e i 12 anni, provenienti da case famiglia e cooperative sociali cittadine impegnate in attività di affiancamento di minori a rischio e con disagio sociale.
«Questo progetto – afferma il direttore del parco Maurizio Simeone – vuole portare in questo luogo splendido della città i ragazzi che hanno avuto meno fortuna e meno possibilità di vivere il mare e la natura.
Ecologia, conoscenza del mare e attività di inclusione sociale che da oggi rendono ancora più presente e attivo il parco della Gaiola. Un piccolo angolo di Napoli che, attraverso la natura, vuole restituire ai bambini la speranza del futuro e una via d'uscita dalla violenza.
«Tutta questa bellezza – dichiara l'assessore alle pari opportunità e con delega al mare Francesca Menna – è a nostra disposizione e noi dobbiamo essere in grado di farla conoscere a tutti. Dobbiamo trasformare questi luoghi in aree di cultura e inclusione sociale. Per questo siamo partiti dai bambini delle donne vittima di violenza e dai figli dei detenuti. Vogliamo che questi disagi siano finalmente superati e per farlo abbiamo la necessità di far capire a questi adolescenti, il reale valore che hanno per se stessi e per la società in cui vivono. Con “GaiolAnchio” vogliamo portarli a conoscere la bellezza che li circonda, facendogliela vivere come una vera opportunità di riscatto e di cambiamento».
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