La tensione sulla refezione scolastica in alcune Municipalità del Comune di Napoli è ancora alta. Alle lamentele delle famiglie sulla qualità dei pasti e dei...
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LA GRADEVOLEZZA
È un punto chiave della refezione scolastica e nel documento stilato e condiviso da gran parte dei genitori delle scuole di Vomero e Arenella che ne discutono sul gruppo «Obiettivo Scuola» ci sono spunti di miglioramento. Finora a stabilire la bontà dei pasti erano delle «interviste ai bambini sulla qualità percepita. A noi - ha sottolineato un papà in Commissione scuola - sembra assurdo che abbiano chiesto a loro se il pasto fosse gustoso». Nel documento chiedono quindi che il sistema di rilevazione della qualità del pasto sia «fatto introducendo sistemi di rilevazione quotidiani sulla gradevolezza, appetibilità, preparazione e somministrazione dei cibi, coinvolgendo le famiglie e controllando quanto realmente consumato attraverso feedback a campione dei fruitori», basandosi cioè su tabelle sull'assunzione del pasto.
LO SPRECO
Le famiglie chiedono inoltre il ripristino della casella mail a cui indirizzare reclami e l'elaborazione di menu che badino anche a «evitare spreco di cibo, mancata consumazione dei pasti, digiuno da parte dei bambini e sperpero di denaro», sottolinea il consigliere Rino Nasti. Anche ieri nei cassonetti dei rifiuti all'esterno di alcune scuole figuravano sacchi pieni di cibo: pasta e piselli, pesce e pomodori all'insalata in enormi quantità alle spalle della «Piscicelli» e davanti la «Quarati». Sui pomodori, sorgono altri dubbi: «Come è possibile che nel menu stilato dall'Asl ci sia un ortaggio non di stagione, quando poi nel capitolato è segnato che i prodotti devono essere Igp, dop, Stg, chilometro zero?». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino