Patto educativo, oggi la firma a Napoli con il ministro Bianchi e il sindaco Manfredi

Patto educativo, oggi la firma a Napoli con il ministro Bianchi e il sindaco Manfredi
«Oggi cominciamo da Napoli, qui da San Giovanni a Teduccio in una giornata che fa partire il patto educativo, proprio da questa città. Un patto che firmiamo nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Oggi cominciamo da Napoli, qui da San Giovanni a Teduccio in una giornata che fa partire il patto educativo, proprio da questa città. Un patto che firmiamo nel pomeriggio e che dà alla Città Metropolitana di Napoli 40 milioni di euro alle scuole, mirati ai ragazzi da 13 a 18 anni». Così il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi lancia dalla fondazione Famiglia di Maria a San Giovanni a Teduccio, nella periferia est di Napoli, il patto con i nuovi fondi che sarà firmato nel pomeriggio con il sindaco Gaetano Manfredi e l'arcivescovo di Napoli Paolo Battaglia.

«Partiamo da qui - spiega Bianchi - per incontrare la comunità, affrontando questo problema della dispersione scolastica nelle periferie, poi stasera firmiamo il patto educativo anche con il Prefetto di Napoli e il ministro dell'interno Lamorgese, sapendo che si parte dalle scuole delle periferia». Un patto lanciato come idea da Don Battaglia e che il ministero ha realizzato: «Da quando don Battaglia - spiega Bianchi - ha lanciato questa idea noi ci abbiamo lavorato in silenzio, facendo nella città e con i cittadini un percorso che è uno dei nostri punti di riferimento, partendo dalla domanda: come eviti la dispersione?

Lo fai prima che succeda, quindi cominciamo scuola per scuola individuando i rischi di abbandono, accompagniamo i ragazzi, allunghiamo il tempo con attività come avviene qui alla Fondazione, non con il doposcuola ma con l'educazione che si espande. Dal ministero poi diamo i contributi necessari dalle istituzioni che devono intervenire insieme per accompagnare i ragazzi. Lavoriamo sulle esperienze migliori e lo facciamo partendo da Napoli, coinvolgendo le associazioni di volontariato».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino