OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
L'ipotesi di una data per l'assemblea regionale del Pd dove sedersi a un tavolo per individuare il successore di Leo Annunziata è ancora molto fumosa per non dire inesistente. Ma il chiacchiericcio resiste, così come le telefonate incrociate i conciliaboli e le riunioni più o meno segrete. E questo perché se da un lato in Campania e a Napoli si muovono le varie truppe per individuare chi è troppo deluchiano, chi lo è meno o chi sta all'opposizione del governatore, a Roma invece tengono l'attenzione ben desta sul caso Campania e sono abbastanza stanchi di questo vuoto traccheggiare alla ricerca di un nome unitario che sembra una chimera. E infatti l'ipotesi commissario ogni giorno che passa diventa sempre meno un fantasma e sempre di più un fattore dai contorni ben delineati. In questo contesto, proprio perché molte cose si stanno facendo a Roma nella segreteria dem retta da Enrico Letta, spunta fuori un nome alternativo a Stefano Graziano gettato nella mischia appena Annunziata si è dimesso «per motivi personali». Si tratta di quello della senatrice Valeria Valente. Rumors che filtrano da politici vicino all'area che fa capo ad Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano e Umberto del Basso De Caro. Curiosamente la Valente è stata commissario del partito a Pisa, la città natale di Letta da dicembre 2020 fino a pochi giorni fa, nominata dall'ex segretario Nicola Zingaretti. Tre mesi dopo, siamo a marzo 2021, quando Letta subentra a Zingaretti si prende venti giorni di tempo per mettere mano alle vicende politiche della sua città e riconferma la Valente chiedendole di restare e ricostruire il partito a Pisa. Insomma, intrecci che probabilmente nulla hanno a che vedere con il tam tam sul nome della Valente quale segretario regionale della Campania, ma che evocano sicuramente delle suggestioni.
Cosa ne pensa la Valente di questo rumoreggiare attorno al suo nome? Agli amici racconta che ha sentito effettivamente come il suo nome rimbalzi a Napoli quanto a Roma anche perché è uno dei rari esponenti del partito a essere uscita fuori dalla logica delle correnti: nella sostanza, non sta con nessuna componente dei dem e questo la porrebbe al di sopra delle parti.
Il Mattino