Quando nel lontano 2002 fu inaugurata dall'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la stazione Dante della Linea 1 era al primo posto tra le stazioni...
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I residenti del quartiere hanno più volte denunciato dei veri e propri accampamenti di clochard che nascono nelle ore tardo-pomeridiane e serali. I senza fissa dimora sono soliti usare i muretti anche come wc a cielo aperto, con tutti i conseguenti cattivi odori che "investono" napoletani e turisti all'uscita della stazione.
L'ultimo vero intervento di restauro della stazione dell'arte è stato realizzato nel 2015 dal gruppo di volontari di Sii turista della tua città. All'epoca, armati di spugne, strofinacci e sapone detergente, i ragazzi ripulirono gran parte delle superfici, aiutati anche da numerosi passanti che si unirono spontaneamente ai restauratori. Nonostante la buona volontà e l'impegno dei volontari, però, gli interventi di pulizia estemporanei sono purtroppo insufficienti per strappare una delle più belle e trafficate stazioni dell'arte napoletane ad un destino fatto di degrado e disinteresse da parte delle istituzioni e degli stessi cittadini che avrebbero il compito di salvaguardare le bellezze architettoniche che altre città italiane possono solo invidiare al capoluogo partenopeo.
Ad aggravare ulteriormente la situazione il pericoloso logoramenti dei grossi pali che sorreggono le paline luminose che segnalano gli ingressi della metropolitana. I pali - un tempo completamente bianchi - sono coperti di ruggine e necessiterebbero di una verifica statica a causa del gran numero di anni trascorsi, ben 18, dalla loro installazione. Capitolo a parte, infine, per l'ingresso di via Toledo, ormai da diversi mesi sbarrato a causa di alcune infiltrazioni idriche che rendono pericoloso il transito dei passeggeri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino