Addio alle aiuole del Maschio Angioino. Da ieri il giardino sinistro esterno (guardando Castel Nuovo) è diventato area di cantiere della metropolitana. Dove oggi sorge...
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IL PROGETTO
I new jersey di cemento gialli sono comparsi alle prime ore del mattino e sono stati sistemati dai carri gru sulle aiuole, con tanto di nastro rosso che delimita l'area di cantiere, fino al primo pomeriggio. È rimasto libero, fuori dal cantiere, soltanto un piccolissimo spicchio di verde, all'altezza della fermata dell'autobus lato strada (via Vittorio Emanuele III). Verrà chiuso in un secondo momento anche l'arco utilizzato oggi come passaggio pedonale obbligatorio per chi arriva dal Porto. I pedoni utilizzeranno un'altra pedana, che gira attorno all'arco e che costeggerà i new jersey. Lo spazio per i pedoni è ristretto a circa due metri e 40 centimetri. Ieri mattina il presidente della commissione Infrastrutture, Nino Simeone, ha inviato una lettera all'assessore ai Lavori Pubblici Alessandra Clemente e alla dirigente responsabile dell'area Infrastrutture. «Ho avuto modo di verificare personalmente che sono state posizionate delle barriere di cemento e lamiera, sul percorso pedonale che dal Maschio Angioino porta verso via Acton - scrive Simeone - Tali barriere, creando uno spazio troppo stretto per il passaggio dei pedoni, ne mettono a serio rischio l'incolumità ed inoltre potrebbero generare pericolo anche per l'arco di pregio ubicato sulle antiche mura del Maschio Angioino». «Ancora una volta Metropolitana Spa - aggiunge il presidente della commissione - si impossessa di area pubbliche, nello specifico aree di grande affluenza turistica. A questo punto chiudiamo anche il castello».
IL DEGRADO
Basta fare un giro nelle aiuole che costeggiano il parcheggio degli spalti di Castel Nuovo per rendersi conto della situazione. Ci sono tende, sporcizia, materassi, topi ovunque e come se non bastasse i senzatetto hanno posizionato anche diverse cucce per i proprio cani. Anche gli amici a quattro zampe hanno il diritto ad un posto caldo, ma il degrado diffuso in tutta l'area è un colpo al cuore. Cartoni e giacigli improvvisati sorgono ovunque, nonostante la cooperativa 25 giugno pulisca periodicamente le aiuole. Sulle pagine del Mattino è stata fotografata la situazione delle aiuole appena una settimana fa. Lungo il perimetro che conduce alla sopraelevazione che unisce i giardini di Palazzo Reale al maniero medievale simbolo della città, si trovano rifiuti di ogni genere, senza considerare che l'area viene utilizzata da passanti e dai clochard che vivono in quei giardini. All'interno del fossato invece non mancano resti di materiale da cantiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino