Piero Angela: "Vorrei legare il mio nome alla stazione Dohrn"

Parla  di futuro con uno sguardo all'umanesimo tecnologico Piero Angela.  Nella lectio magistralis di 40 minuti ha cristallizzato l'attenzione di oltre 1500...

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Parla  di futuro con uno sguardo all'umanesimo tecnologico Piero Angela.  Nella lectio magistralis di 40 minuti ha cristallizzato l'attenzione di oltre 1500 presenti (nella sala Newton di Città della Scienza in occasione di Futuro Remoto) che lo hanno ascoltato con il fiato sospeso, quasi ad attendere che distillasse la verità assoluta. Ma Angela li ha condotti per mano ad una visione che pone al centro l'uomo e che fa della tecnologia solo un suo strumento. "Napoli e l'Italia potrebbero fare di più ma qui l'intelligenza non fa rete, non fa sistema" ha denunciato Angela che, nella video intervista rilasciata a Il Mattino.it, ha però dichiarato il suo amore "per la fantasia del popolo e dei ricercatori partenopei, che secondo il divulgatore, hanno qualcosa in più, al punto che gli piacerebbe legare il suo nome alla stazione di viale Dohrn dopo averlo affiancato a quello di un asteroide e di una conchiglia.  Napoli d'altronde "è una città che si porta dentro di sé". Vittorio Silvestrini, presidente della fondazione Idis, ha quindi commosso tutti con una riflessione sul percorso intrapreso dalla civiltà, ricordando che "nemmeno il più bravo dei condottieri può portare la civiltà verso obiettivi prefigurati ma quello che possiamo fare è evitare che il sistema evolva verso configurazioni indesiderate. Immaginare di risolvere i problemi del Pianeta  allargando lo spazio della nostra civiltà - ha continuato Silvestrini - a tutto il cosmo è un' utopia irraggiungibile ma per salvarci è possibile cambiare i parametri di valore della nostra civiltà". Lo sviluppo di Bagnoli al centro dei temi di Silvestrini e il sapere scientifico che è "bene immateriale che nasce per essere di tutti e deve essere di tutti". In chiusura  il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston ha condotto in un viaggio virtuale nello spazio partendo da Marte. 
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Il Mattino