Se vi capita di vedere un pirata dell’immondizia che scarica i suoi rifiuti ai margini di una strada, sappiate che quella persona non sta solo compiendo un atto incivile,...
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Osservata da questo punto di vista, la vicenda fa ancora più male: non c’è solo lo sfregio a Napoli e ai napoletani, c’è pure la fregatura del fiume di denaro da investire per cancellare le schifezze altrui. Sapete quante scuole potrebbero essere rimesse in sesto con quel milione e mezzo? Immaginate quanti progetti per i giovani o per gli anziani potrebbero essere ideati? Pensate quante buche stradali potrebbero essere cancellate con tutti quei soldi? Beh, smettete di immaginare e di sognare perché quel milione e mezzo di euro è stato appena destinato a cancellare i danni dei pirati del pattume. E non li cancellerà nemmeno tutti.
Perché l’Asìa, che si occuperà dell’intervento, ha segnalato la presenza di 23 aree trasformate in discariche abusive a bordo strada e ha chiesto anche un bel po’ di denaro in più per intervenire. Poi, visto che il tempo passava e il denaro non arrivava, ha lanciato un allarme per sanare almeno le otto situazioni più drammatiche, che sono quelle che vedete ai margini di questa pagina. Dunque l’investimento con il nostro denaro non servirà nemmeno a rimettere tutto a posto, ma almeno sarà un inizio: anche se gli esperti dell’immondizia sanno perfettamente che una volta ripulita un’area, bastano un paio di mesi perché la discarica abusiva rinasca.
Sappiamo bene che anche voi state pensando quel che pensiamo noi: ma non sarebbe meglio investire in un serio progetto di videosorveglianza sulle aree dove abitualmente si creano le discariche? Magari il costo sarebbe altrettanto elevato, ma verrebbe sostenuto una sola volta e consentirebbe di evitare il ripetersi del problema ma, soprattutto, permetterebbe di individuare e multare i pirati dell’immondizia.
Il Mattino