Ci sarà lo stesso un cantiere a piazza del Plebiscito e per tre anni, invece di uno - anche se le griglie della Linea 6 dovessero essere spostate a Largo Carolina. Non...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È quanto prevede lo scenario alternativo disegnato nel dossier che la società Metropolitana di Napoli Spa sta preparando per rispondere ai rilievi del Ministero dei Beni Culturali. Il Mibac, infatti, la scorsa settimana ha sospeso il parere favorevole alle grate rilasciato a marzo dalla Sovrintendenza di Napoli, chiedendo un supplemento di istruttoria entro 30 giorni. La consegna dello studio di MN al Comune era attesa per l'inizio di questa settimana, ma è slittata alla prossima per gli ultimi approfondimenti. Una volta valutato dal Municipio, il dossier sarà trasmesso al Mibac che deciderà se confermare il parere di marzo della Sovrintendenza, oppure se annullarlo in autotutela. Tra le novità che emergono c'è appunto quella dell'impatto che avrebbe un trasferimento della camera di ventilazione del metrò dall'emiciclo del Plebiscito, dove si trova attualmente, alla piazzola adiacente la Prefettura.
I SOPRALLUOGHI
In questi giorni, intanto, si stanno ultimando i sopralluoghi fotografici per verificare l'impatto visivo che avranno eventualmente le griglie sulla piazza. I tecnici stanno realizzando una serie di scatti presi da diverse angolazioni e distanze, da Palazzo Reale verso l'emiciclo della basilica di San Francesco di Paola. Dai primi dati raccolti, le griglie avranno impatto zero dal punto di vista visivo. In pratica, ci si accorgerà della loro presenza solo quando ci si ritroverà sopra.
L'IPOTESI
Il dossier di Metropolitana, insomma, intende dimostrare in modo inconfutabile che piazza del Plebiscito è l'unica soluzione percorribile per realizzare la camera di ventilazione e le griglie. I tecnici faranno leva su diversi punti.
In primo luogo, la sicurezza, perché fare un nuovo scavo a media profondità a Largo Carolina richiederebbe di spostare i sottoservizi e interferirebbe con le fondamenta dei palazzi storici. Secondo, la spesa e i tempi, perché i lavori costerebbero circa 8 milioni in più e durerebbero 3 anni, anziché uno. Terzo, i maggiori disagi per i cittadini, perché i lavori a Largo Carolina, richiederebbero comunque l'allestimento di un cantiere a piazza del Plebiscito, dove depositare i materiali e le attrezzature, nonché installare i silos dell'azoto liquido. Inoltre, il piano traffico sarebbe molto più invasivo, per la presenza del via vai dei mezzi nella strada antistante la Prefettura. Dalle grate, infine, non proverrà alcun odore cattivo, perché i ventilatori
LA RIUNIONE
Martedì pomeriggio, intanto, c'è stato un nuovo confronto tra i comitati. «Teniamo ferma la posizione in difesa dei vincoli sulla piazza - spiega Francesco Iannello, delle Assise di Palazzo Marigliano - e aspettiamo la decisione del Mibac, in cui abbiamo piena fiducia. Sulle griglie al Plebiscito i cittadini andavano informati prima. I problemi di sicurezza non ci competono, noi abbiamo posto un problema sulla tutela». © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino