Politiche migratorie, da Napoli riflessioni sull'accordo Italia-Libia

Politiche migratorie, da Napoli riflessioni sull'accordo Italia-Libia
“Il Diritto di Asilo e le Politiche migratorie: riflessioni sul memorandum d'intesa Italia - Libia sull'immigrazione”: è stato questo il tema al centro...

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“Il Diritto di Asilo e le Politiche migratorie: riflessioni sul memorandum d'intesa Italia - Libia sull'immigrazione”: è stato questo il tema al centro del primo incontro di un ciclo di conferenze che sarà ospitato dal Comune di Napoli in occasione del 70esimo anniversario della Costituzione Italiana.


Il momento di confronto, organizzato dall'Assessorato all'Avvocatura e dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, è stata l'occasione per riflettere insieme a giuristi ed esperti su alcuni dei profili di incostituzionalità ravvisati nell'accordo Italia - Libia siglato dal governo Gentiloni il 2 febbraio 2017 per la cooperazione nel campo dello sviluppo, del contrasto all'immigrazione illegale, al traffico di esseri umani, al contrabbando e sul rafforzamento della sicurezza delle frontiere tra lo Stato della Libia e la Repubblica Italiana. 

«Abbiamo scelto questo argomento che ci consente di misurare la tenuta della Costituzione italiana perché il memorandum di intesa Italia -Libia è stato molto criticato e presenta secondo molti costituzionalisti dei profili di incostituzionalità notevoli - ha spiegato Alessandra Sardu, assessore all'Avvocatura del Comune di Napoli - qualcuno parla di naufragio della Costituzione, e diciamo che dal punto di vista quantomeno umano ogni volta che annega qualcuno che sta cercando di raggiungere le coste italiane dalla Libia al largo della Sicilia effettivamente anneghiamo un po’ tutti con i nostri valori costituzionali».

L'assessore ha sotttolineato che i profili di incostituzionalità che l' accordo solleva sono vari - tenuto conto della difficoltà di legiferare in un settore molto complesso e delicato - ma l'aspetto più rilevante riguarda l'elusione del principio sancito dall'articolo 80 della Costituzione, che prevede che siano le Camere ad autorizzare con legge «la ratifica dei trattati internazionale che sono di natura politica».  «Per i trattati che hanno natura politica, come ce l’ha indubbiamente questo - ha precisato - è necessaria l'autorizzazione alla ratifica che viene data dal Parlamento, quindi c’è una lesione della sovranità popolare e del principio di rappresentanza».
 
In campo per dare il loro contrinuto al dibattito anche Maurizio Bianco, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli, Giancarlo Scalese Professore Ordinario di Diritto Internazionale, Fabio Ferrari Coordinatore dell'Avvocatura del Comune di Napoli, Bruno Botti Avvocato del Foro di Napoli, Nathalie Mensitieri Consigliere  Ordine degli Avvocati.


«L’esigenza che noi sentiamo come Avvocatura è quella di portare i valori dell’avvocatura all’interno dell’azione amministrativa - ha spiegato Maurizio Bianco -  è evidente che con un rapporto sinergico con il sindaco si sta cercando di riflettere sulle iniziative che hanno magari una portata ideale importante, ma poi nel concreto si traducono a volte in inefficienza dell’azione e quindi entra in campo l’esigenza del tecnico giurista. Il bisogno ineludibile della pubblica amministrazione e dei cittadini è quella di intervenire per governare il fenomeno dei migranti che sta diventando un punto di forza anche abbastanza squallido di alcune forze politiche». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino