La curva della risalita sta decollando in tutta la provincia di Napoli e anche il mondo della scuola, che ha appena riaperto i battenti, sta subendo i primi contraccolpi di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Coronavirus, positivi i sindaci di Nola e Tufino
Per motivi soprattutto precauzionali ieri il preside, Giovanni Russo, ha fatto chiudere la scuola, che conta 1056 ragazzi iscritti e circa 90 docenti ed è ubicata in una zona molto centrale di Pomigliano, nei pressi di viale Terracciano, ma anche molto angusta, all'interno di un palazzo residenziale degli anni Settanta. A ogni modo ieri il dirigente scolastico, non appena informato della positività della studentessa e del caso sospetto relativo allo studente di Pomigliano, nell'ordinare la chiusura immediata del liceo ha anche disposto tutte le attività di protocollo, a partire dalla sanificazione totale dell'edificio. Il «Salvatore Cantone» riaprirà i battenti giovedì primo ottobre. «Stamattina ha raccontato nel pomeriggio di ieri il preside Giovanni Russo - sono stato informato da un coordinatore di classe che una mia allieva, non abitante a Pomigliano, è risultata positiva al Covid 19. Nel mio liceo le attività didattiche vengono in questo momento in parte effettuate in classe e in parte attraverso il computer o il telefonino. E questa ragazza dal 24 settembre, data di inizio dell'anno scolastico, sta seguendo le lezioni da remoto». Dunque, la giovane non si sta recando fisicamente a scuola sin dal primo giorno di riapertura. «Però ha specificato il preside si è recata nel liceo con la madre a firmare il patto di corresponsabilità, circa due settimane fa». Il patto ci corresponsabilità è il protocollo che regola diritti e doveri in tempo di Covid nel rapporto tra studenti, le loro famiglie e la scuola.
Ma la situazione resta difficile. Al Cantone a causa del mancato arrivo dei banchi monoposto soltanto la metà degli studenti si può recare in classe. L'altra metà segue le lezioni da casa. Ci si reca a scuola a turni alterni di una settimana. «I banchi monoposto che abbiamo ha aggiunto Russo - li abbiamo ricavati da quelli che avevamo già. Aspettiamo la dotazione dal ministero».
Il quadro è a macchia di leopardo. Per esempio nel non molto distante quartiere napoletano di Ponticelli il liceo Calamandrei, 1.300 iscritti, è riuscito a dotarsi per tempo di tutti i banchi monoposto. Comunque ora l'attenzione è puntata sull'aumento del contagio nel Napoletano, vale a dire nell'area più densamente popolata d'Europa. «Purtroppo ha spiegato ancora il preside Russo - viviamo in un'epoca in cui questo tipo di rischio può manifestarsi. Ci vuole tolleranza e comprensione da parte di tutti l'appello del preside - non vorrei che scattasse il dagli all'untore. Ma bisogna garantire la sicurezza di tutti, dei ragazzi e dei lavoratori, dei docenti. Per cui ho optato per un atteggiamento netto, chiaro: abbiamo disposto la sanificazione straordinaria».
Il Cantone attende nel frattempo dall'Asl Napoli 3 successive disposizioni. «Lo ripeto però il chiarimento del preside - l'appello è al senso di responsabilità ma io ho disposto una sanificazione straordinaria e radicale anche se di fatto non esistevano rischi oggettivi. Il problema di fondo il rammarico del dirigente scolastico - è che noi abbiamo a che fare con adolescenti che nel fine settimana hanno promiscuità fortissime». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino