Pompei, domus dei Casti Amanti: una visita per raccontare il cantiere

Una struttura reticolare copre l’insula dei Casti Amanti a Pompei, in vista del percorso con passerelle sopraelevate previsto per consentire la visita di due dimore di...

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Una struttura reticolare copre l’insula dei Casti Amanti a Pompei, in vista del percorso con passerelle sopraelevate previsto per consentire la visita di due dimore di prestigio. La domus dei Casti Amanti, che prende nome dal famoso quadretto con lo scambio del languido bacio, proveniente da un triclinio con quadri raffiguranti tre banchetti, e la casa dei Pittori al lavoro insieme con alcune botteghe.  Domani, 23 giugno, l’ultimo appuntamento per visionare questi luoghi nell'ambito del progetto "Raccontare i cantieri".

Delimitata da via di Nola e via dell'Abbondanza, l'area è interessata da importanti lavori di restauro. L’intervento in corso serve a realizzare un sistema integrato di coperture, consentendo il completamento dello scavo e dello stesso restyling. La nuova copertura sostituisce infatti un invadente sistema articolato e disorganico a tubi, giunti e lamiere ondulate, con un’unica struttura reticolare spaziale a nodi sferici, isolata sismicamente. Obiettivo: proteggere le strutture murarie insieme con le preziose decorazioni su pareti e pavimenti ancora conservate, integrate da un percorso sospeso sugli scavi che, alla fine, permetterà di osservare da una prospettiva inedita l’insula mediante passerelle illuminate accessibili anche ai diversamente abili.

Lavori al via con l’ausilio di una imponente gru removibile. «Questo intervento, partito con la progettazione dal finanziamento del Grande Progetto Pompei, rappresenta uno dei più importanti cantieri di tutela, restauro e valorizzazione in corso di esecuzione al parco archeologico di Pompei - dichiara il direttore Gabriel Zuchtriegel - in questo caso consentirà grazie al sistema delle passerelle una visione innovativa e globale dell’intera Insula, tesa alla comprensione da più prospettive dell’architettura delle domus pompeiane». 

 

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Il Mattino