Morsi e pugni alla prostituta nel Napoletano, lei lo accusa in aula: «Potrebbe farlo ancora». Condannato

Morsi e pugni alla prostituta nel Napoletano, lei lo accusa in aula: «Potrebbe farlo ancora». Condannato
Con un gancio in mano, prese a pugni e a morsi in faccia una prostituta per rapinarla. Lei interviene in aula: «Condannatelo, temo possa farlo di nuovo». Alla fine, i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con un gancio in mano, prese a pugni e a morsi in faccia una prostituta per rapinarla. Lei interviene in aula: «Condannatelo, temo possa farlo di nuovo». Alla fine, i giudici del tribunale di Torre Annunziata (presidente di collegio Fernanda Iannone, a latere Silvia Paladino e Luisa Crasta) hanno dato ragione ad una 26enne bulgara ed hanno condannato a cinque anni di reclusione Aniello Amoruso, 44 anni, pregiudicato di Torre Annunziata. 

I fatti erano avvenuti in via Plinio, tra Pompei e Torre Annunziata, zona di ritrovo per lucciole e clienti.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti (in aula la pm Bianca Maria Colangelo), Amoruso aveva preso di mira una 26enne, minacciandola con un gancio in metallo e aggredendola a pugni e, vista la resistenza della donna, addirittura con un morso al volto. Dopo il tentativo di rapina, il 44enne si era dato alla fuga, ma era stato subito rintracciato e arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata. 

La donna era stata portata all'ospedale di Boscotrecase, dove i medici le hanno riscontrato ferite lacero-contuse al volto, con una prognosi di 15 giorni. Successivamente, una volta medicata, in caserma aveva riconosciuto Amoruso quale il suo aggressore: dunque, il 44enne era stato arrestato e trasferito nel carcere di Poggioreale dove si trova da allora. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino