Pompei, il soprintendente Osanna ascoltato in caserma: «Tempi d’azione inquietanti»

Pompei, il soprintendente Osanna ascoltato in caserma: «Tempi d’azione inquietanti»
I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal maggiore Michele De Riggi, su delega della procura di Torre Annunziata hanno ascoltato il soprintendente Massimo...

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I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal maggiore Michele De Riggi, su delega della procura di Torre Annunziata hanno ascoltato il soprintendente Massimo Osanna, come persona informata sui fatti, in merito alla chiusura a sorpresa, di venerdì 24 luglio, del sito archeologico di Pompei.




Professor Osanna, è a conoscenza delle indagini avviate dalla procura oplontina?

«Si, sono stato informato».

Da chi è stato informato?

«Ho saputo dell'apertura di un fascicolo di inchiesta, da parte della magistratura, dai carabinieri».

Quando ne è venuto a conoscenza?

«Il giorno dopo sono stato ascoltato dai carabinieri su come sono andati i fatti. Ho raccontato come si era svolta la vicenda. Dopo alcuni tavoli di raffreddamento ho preso atto che il 23 luglio la sola Cisl aveva indetto una assemblea. Ho preso i dovuti provvedimenti coinvolgendo il personale Ales per l'apertura dei cancelli. Per quanto riguarda ciò che è accaduto venerdì, invece, ero all'oscuro di tutto. Mi era stato assicurato che il 24 non ci sarebbe stata assemblea».

E poi cosa è successo?

«Quel giorno non ero a Pompei, sono stato a Roma e poi ad Ercolano. Ero tranquillo visto che ero sicuro che gli scavi avrebbero aperto in orario. Ho saputo della questione molto tardi. È inquietante. Un dirigente dovrebbe essere informato».



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