Pompei, c'è la firma per i progetti di riqualificazione: stanziati 287 milioni di euro

Pompei, c'è la firma per i progetti di riqualificazione: stanziati 287 milioni di euro
Il contratto istituzionale di sviluppo (Cis) Vesuvio-Pompei-Napoli è stato firmato nel sito archeologico di Pompei alla presenza del ministro per il Sud e la coesione...

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Il contratto istituzionale di sviluppo (Cis) Vesuvio-Pompei-Napoli è stato firmato nel sito archeologico di Pompei alla presenza del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna. Il progetto coinvolge 19 Comuni dell'area metropolitana di Napoli e stanzia 287 milioni per interventi mirati di riqualificazione del territorio con l'obbiettivo di attrarre flussi turistici.

Tre progetti, per 27 milioni, riguardano Napoli: 12 per la riqualificazione dell'ex complesso industriale Corradini, dell'ex impianto di depurazione del quartiere e la trasformazione dell'ex depuratore di San Giovanni a Teduccio, che dovrebbe diventare una grande terrazza sul mare (7 milioni) e la realizzazione di un Community hub nell'ex forno di corso Garibaldi (8 milioni). 33 milioni sono destinati al tram leggero Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano, 12 milioni per il nuovo lungomare di Ercolano.

«La firma del Cis a Pompei vuole dare, anche visivamente, l'idea del Sud che tutti amiamo e che stiamo costruendo con investimenti consistenti e progetti appassionati. Un Sud senza complessi di inferiorità verso nessuno consapevole del suo valore, deciso a metterlo a frutto e a non perdere l'occasione delle risorse europee e nazionali», ha dichiatato la ministra Carfagna.

«C'era il rischio dello spezzettamento degli interventi, ma mi pare che il Cis abbia prodotto una sintesi molto interessante». È positivo il giudizio del presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo de Luca sul Contratto istituzionale di sviluppo siglato. «Il Cis - ha detto De Luca - finanzia alcuni interventi molto significativi di riqualificazione ambientale. Uno particolarmente intrigante riguarda Boscotrecase, dove si immagina un bioparco, e c'è la valorizzazione di alcuni siti storici, come la Villa Reale di Castellammare. Una terza linea è la valorizzazione del patrimonio archeologico che abbiamo nell' area vesuviana, non solo a Pompei, ma ad Oplonti, che non è valorizzata appieno».

«L' ultima linea di azione riguarda le infrastrutture e la mobilità. Dobbiamo fare in modo che questi interventi costiuiscano un insieme abbastanza coerente. La Regione si propone di integrare questi interventi con interventi orizzontali nei quali siamo già impegnati, come il sistema di reti fognarie, a Torre del Greco, dove abbiamo un progetto importantissimo di realizzazione di reti che non esistevano,- ha concludo De Luca - ed il completamento del grande progetto di bonifica del fiume Sarno».

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Il Mattino