Pompei, il tesoro ritrovato della Villa di Diomede: al via il restauro

Pompei, il tesoro ritrovato della Villa di Diomede: al via il restauro
Nuovi tesori di Pompei, negati fino ad oggi, ritroveranno lo splendore di un tempo e saranno consegnati presto alla visione del mondo. Come l'inedita e misteriosa Villa di...

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Nuovi tesori di Pompei, negati fino ad oggi, ritroveranno lo splendore di un tempo e saranno consegnati presto alla visione del mondo. Come l'inedita e misteriosa Villa di Diomede, mai aperta al pubblico, che sarà la meta più ambita dai turisti per la sua unicità e per il suo splendore. Ad annunciarlo è il direttore generale Massimo Osanna: «Cominciano finalmente i restauri della grande Villa scavata nel XVIII secolo».

 
È bastata questa frase per mandare in delirio i 20mila follower di Osanna. All'annuncio sono seguite foto scattate dall'interno che hanno svelato ambienti mai visti prima. Una delle più maestose dimore della città romana, seconda solo alla Villa dei misteri per estensione, fino ad ora si era mostrata solo sul web grazie a speciali rendering virtuali. La Villa di Diomede, vista l'assenza di analisi e studi aggiornati, nel maggio del 2014 era stata ricreata con tecnologia tridimensionale da un progetto di matrice francese, curato dall'archeologa Helene Dessales dell'Ecole Normale, in collaborazione col centro studi Jean Berard e l'Istituto nazionale di ricerca informatica di Parigi.

L'antica Pompei, così, continua a essere in pieno fermento, con i lavori di restauro delle domus che si avvicendano senza tregua. I turisti hanno fame di cultura e quella che offre Pompei è una delle più ambite. Così, finita la fase emergenziale del Grande Progetto, Osanna parte con i restauri utilizzando i fondi ordinari del Parco Archeologico, pe la gran parte derivanti dagli incassi delle visite.

I lavori di consolidamento e restauro della Villa di Diomede partiranno nei prossimi giorni. L'imponente opera, da un milione e mezzo di euro, comprende la messa in sicurezza e il rifacimento delle strutture murarie e degli apparati parietali e pavimentali; la ristrutturazione di alcuni solai di copertura; la ricostruzione parziale di alcune nuove coperture. I criteri di aggiudicazione si sono basati sull'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. Su venti offerte ricevute il 14 maggio scorso, l'operatore economico aggiudicatario è stato il costituendo raggruppamento temporaneo De Marco srl (mandataria) e Lithos srl per la cifra di un milione di euro.


La Villa di Diomede, che deve il nome a Marcus Arrius Diomedes, la cui tomba si trova di fronte all'ingresso, si sviluppa scenograficamente in maniera spettacolare su tre livelli, aprendosi con giardini e piscine verso l'antica linea di costa. È uno degli edifici più grandi della città antica con un'estensione di 3.500 metri quadrati. Entrando si accede direttamente al peristilio, attorno a cui si dispongono gli ambienti più importanti della casa come il triclinio. Uno degli spazi più suggestivi è il bellissimo giardino, al centro del quale vi era un triclinio coperto da una pergola per i banchetti estivi e una piscina. Vicino alla porta che dava accesso alla zona di servizio furono trovate due vittime dell'eruzione, una delle quali aveva un anello d'oro e una chiave d'argento oltre a un tesoretto di 1356 sesterzi. La villa è stata uno dei primi edifici ad essere scavati a Pompei ed era una meta fondamentale per tutti i viaggiatori ottocenteschi, come testimoniato dai numerosi graffiti che riportano i nomi di famosi viaggiatori. In essa è ambientata la novella Marcella di Theophile Gautier. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino