Ok al concerto, Pontida blindata sfida degli antagonisti alla Lega

Ok al concerto, Pontida blindata sfida degli antagonisti alla Lega
La gloria s’è sciolta nella tarda mattinata di ieri. Una telefonata della Questura di Bergamo ha comunicato agli organizzatori della «Festival...

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La gloria s’è sciolta nella tarda mattinata di ieri. Una telefonata della Questura di Bergamo ha comunicato agli organizzatori della «Festival dell’Orgoglio antirazzista e migrante» (Insurgencia e «Agire nella Crisi») che la festa s’ha da fare. Si può. Via libera per i Terroni Uniti a Pontida, nella cittadina della Bergamasca sacra ai leghisti. In programma concerto e torneo di calcetto. Il palco, previsto accanto al cimitero e proprio di fronte alla casa del sindaco Luigi Carozzi, cominceranno a montarlo domattina, pronto per accogliere gli artisti che si esibiranno in un raduno che si annuncia come manifestazione ipergoliardica. Il terreno, un pratone alternativo a quello storico del Carroccio, appartiene a Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), la controllata delle Ferrovie dello Stato, con la quale c’è stato un tira e molla fino a che la Prefettura lombarda non ha sbloccato tutto. La Rfi, da parte, ci ha tenuto a precisare che non c’è stato nessun dietrofront e ha comunicato di aver consegnato le aree contese proprio «alla Prefettura di Bergamo a seguito della richiesta istituzionale», ribadendo la propria politica verso le richieste di utilizzo degli spazi di proprietà «che non ha nulla a che vedere con valutazioni di alcun tipo circa i contenuti delle manifestazioni, quanto piuttosto con la natura giuridica dei soggetti organizzatori». Sulla polemica è tornato di striscio pure Matteo Salvini che da Acireale, dove si trovava per un comizio, ha ricordato gli scontri di Napoli: «È meglio sempre evitare che gli scemi, anche se pochi, abbiano il sopravvento, anche perché poi di mezzo ci vanno i cittadini, le forze dell’ordine. A Napoli mi è dispiaciuto perché vi furono 30 poliziotti feriti e danni per migliaia di euro. Hanno un sindaco totalmente inadatto e fuori dal mondo».

 
La cittadina prealpina sarà comunque blindata. È stato lo stesso primo cittadino a comunicarlo. Scuole chiuse, uffici sbarrati, persino il cimitero off limits. E l’unico albergo non ha accettato prenotazioni da Napoli. Si temono scontri che però i promotori escludono nel modo più assoluto. Non è una calata (anzi una risalita) dei lanzichenecchi, come ha ironizzato nei giorni scorsi Luigi de Magistris, per il quale, ieri, fino a tarda sera si è ipotizzato che partecipasse personalmente, impegni di bilancio permettendo. È stato lo stesso sindaco a far nascere il dubbio con un post su Facebook, vago e che fa immaginare una capacità di bilocazione come san Filippo Neri. «Sabato saremo presenti in due manifestazioni importanti per la lotta per i diritti e per i beni comuni» ha scritto. «A Pontida con artisti per la cultura partenopea e meridionale, con i sud del mondo, terroni e musica per contaminare terra e aria, per entrare anche nei cuori di chi ci giudica senza conoscerci; a Melendugno e nel Salento per sostenere la lotta No Tap: gli ulivi, la terra e il mare sono beni comuni e vanno difesi. In cammino e in lotta». È molto più probabile, però, che DeMa opti per la Puglia, fanno trapelare dal Comune. Chi invece ha fatto un pensierino per Pontida è il fratello Claudio, segretario del movimento, con un passato di organizzatore di rassegne musicali: potrebbe accodarsi agli artisti che si esibiranno.


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