Quando nell'ormai lontano gennaio 2015 a via del Marzano, storica strada del quartiere Posillipo, il crollo di un antico muro di contenimento provocò la chiusura al...
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I problemi di via del Marzano sono molteplici e spaziano dalla viabilità alla manutenzione ordinaria e straordinaria. A causa del restringimento della carreggiata provocato dal crollo - la porzione di muro è ancora li a far brutta mostra di se - la circolazione veicolare è pressochè impossibile e molto spesso anche i mezzi di soccorso, in primis le ambulanze, restano imbottigliate. Proprio a causa dell'isolamento della strada, inoltre, gli spazi vengono ormai utilizzati come una vera e propria discarica abusiva. Pezzi di mobili, sacchetti di rifiuti indifferenziati e grossi elettrodomestici vengono abbandonati alla rinfusa, procurando ulteriori disagi a chi abita in zona.
I cittadini hanno più volte chiesto l'intervento del Comune di Napoli e della I Municipalità sul fronte del recupero di questo importante asse viario, ma la situazione è decisamente complessa. Il muro crollato, secondo quanto ha riferito il presidente della Municipalità Francesco de Giovanni, è di pertinenza privata. Lo stesso soggetto privato si sarebbe reso indisponibile ad effettuare i lavori, costringendo così il Comune a dover intervenire "in danno". Quest'ultima opzione, però, non scatta automaticamente. Si rende necessaria, infatti, una delibera di Giunta ad hoc. Delibera che, almeno fino ad oggi, non è mai arrivata.
«Conosco bene la problematica visto che in Municipalità l'abbiamo affrontata più volte - spiega il numero uno del parlamentino di Chiaia-Posillipo Francesco de Giovanni - si tratta di un problema spinoso dal momento che parliamo di un soggetto privato e della necessità, da parte del Comune, di intervenire in danno del privato e poi successivamente rivalersi dal punto di vista economico. Abbiamo di recente sollecitato nuovamente la delibera di Giunta necessaria per questo tipo di intervento ma non abbiamo ancora ottenuto risposta. Nel frattempo la strada si è trasformata in una discarica abusiva dal momento che è chiusa e, in virtù di questo, ne Asìa ne Napoliservizi ci arrivano per svolgere i loro compiti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino