«Ha chiesto di parlare per esprimere il suo pentimento e la sofferenza per quello che ha fatto e anche per quello che le ha fatto Carla». Lo ha detto l'avvocato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'avvocato ha parlato con i giornalisti all'esterno dell'aula del Tribunale dove oggi si è svolta l'udienza del processo con rito abbreviato nei confronti di Pietropaolo, accusato di tentativo di omicidio premeditato, stalking e procurato parto anticipato. Carla, infatti, con il viso e il corpo devastato dalle fiamme, era incinta all'ottavo mese e fu fatta partorire dai medici al suo arrivo in ospedale, prima che finisse in coma. Diede alla luce Giulia, che ora ha otto mesi.
Durante l'udienza, durata più di due ore, Pietropaolo ha chiesto e ottenuto dal gup il permesso di rilasciare delle dichiarazioni spontanee: ha letto una lettera, scritta in carcere, che poi è stata consegnata al giudice Egle Pilla. Dopo avere ascoltato gli avvocati di Carla, le dichiarazioni di Pietropaolo e del suo avvocato, il gup ha fissato la prossima udienza per il 23 novembre. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino