Hanno tentato di sradicare il bancomat dell’area di sosta con un camion ariete; poi hanno provato a entrare nel gabbiotto della cassa terrorizzando l’addetto al...
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È stata una notte di terrore lungo la Variante Anas, tra gli svincoli di Monterusciello e Arco Felice a Pozzuoli, dove un commando composto da sette persone ha messo a ferro a fuoco l’area di servizio Q8. Il raid è scattato poco dopo le tre di ieri notte.
Sette uomini, incappucciati e armati, sono giunti a bordo di un’auto e di un camion utilizzato per il trasporto di terreno (poi risultato rubato), con il chiaro obiettivo di portare via il bancomat collegato alla cassa per il rifornimento di carburante. Per scardinare il dispositivo hanno più volte lanciato il mezzo a retromarcia contro lo sportello, non riuscendo però a sradicarlo. A quel punto hanno tentato di entrare nel gabbiotto di vetro della cassa all’interno del quale c’era il dipendente addetto all’incasso e al rifornimento. Con mazze da baseball e arnesi da scasso hanno tentato di sfondare i vetri blindati sotto gli occhi terrorizzati dell’uomo che, bloccato in pochi metri quadrati, è riuscito a lanciare l’allarme. Cinque interminabili minuti ripresi dalle telecamere di sorveglianza dell’area di servizio che hanno immortalato i malviventi incappucciati mentre urlavano contro il dipendente chiuso all’interno del gabbiotto in attesa dell’arrivo dei vigilantes.
Sfumato il colpo i banditi hanno lasciato finire il camion ariete sulla carreggiata forse nel tentativo di bloccare il traffico e coprirsi la fuga, che è avvenuta a bordo di una Seat Leon. Il mezzo dopo un breve tratto in discesa è finito contro un’automobile alla guida della quale vi era un 28enne di Monterusciello che si stava recando al lavoro. L’impatto tra i due mezzi è stato violentissimo, con la parte anteriore dell’auto che è andata completamente distrutta. Il 28enne è stato soccorso dai sanitari del 118 e condotto presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico al volto.
«Questi sono criminali, me lo potevano ammazzare – racconta Salvatore Testa, il padre dell’automobilista ferito – se quel camion invece di finire verso il lato passeggero fosse finito dalla parte del conducente avrebbe tranciato la testa di mio figlio». Sul posto sono giunti i carabinieri e gli agenti della Polizia Stradale che hanno acquisito le immagini delle telecamere installate nell’area di sosta e ascoltato la testimonianza del dipendente. Ad agire potrebbe essere stata una banda specializzata in furti di bancomat. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino