Il Consiglio di Stato chiude la querelle sul concorso presidi. Non sarà annullato. Ed ora, finalmente, chi è in graduatoria potrà essere nominato dirigente scolastico....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le scuole senza vertice, senza questa sentenza sarebbero state ben 213. Tante, troppe, anche per far fronte alla legge «Buona scuola» che assegna numerose responsabilità aio dirigente. E un preside che deve passare da una scuola all’altra avrebbe avuto non poche difficoltà a seguire bene tutti i passi della riforma a partire dal piano dell’offerta formativa di durata triennale al quale è legato l’organico potenziato. Ora tutto andrà avanti senza intoppi di sorta. «Dal primo settembre - assicura il direttore Franzese - avranno gli incarichi». Resteranno comunque un gruppo di scuole che andranno in reggenza, si tratta di quelle sottodimensionate, circa una cinquantina, dislocate in piccoli centri. La conferma della sentenza del Consiglio di Stato è stata data anche dall’avvocato casertano Pasquale Marotta il quale aveva ottenuto tre pareri favorevoli all’annullamento del concorso dal Consiglio di Stato. Ed è proprio su questi pareri della II sezione che lì’ufficio scolastico regionale ha presentato richiesta di riesame. A sciogliere il nodo la sezione consultiva in adunanza speciale che ha accolto la richeista di riesame e revocato i tre pareri avversi della II sezione. Il calvario per gli aspiranti dirigenti è finito. Una partita iniziata nel luglio 2011 con la pubblicazione del bando. Il 15 ottobre 2011 la prova preselettiva: si presentarono 5539 candidati, ne vennero ammessi 1484 più 400 con riserva. Dopo un anno, il 30 ottobre 2012, venne pubblicato gli elenco degli ammessi all’orale, 846 prof. Per 224 posti disponibili.
CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL Leggi l'articolo completo su
Il Mattino