A 72 ore dalla primarie già scoppiano le prime polemiche sui seggi con Salerno - la città del governatore Vincenzo De Luca - nel mirino della critica. Un vespaio...
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Secondo gli osservatori, quota un milione di partecipanti alle primarie di domenica si raggiungerà anche e soprattutto se in Campania ci sarà una forte mobilitazione, di qui la polemica che investe il feudo di De Luca e l'abbondanza di seggi. Nelle 5 province della terza regione italiana per numero di abitanti saranno 569 i seggi allestiti aperti dalle 8 alle 20, con circa 2mila volontari impegnati tra presidenti e scrutatori. Dei 569 gazebo della Campania, 34 saranno allestiti a Napoli. Ma spicca il dato di Salerno dove i seggi saranno ben 16, poco meno della metà dei seggi di Napoli nonostante quest'ultima conti una popolazione 8 volte superiore. E questo a fronte anche delle poche unità presenti negli altri capoluoghi di provincia come Avellino, 5 gazebo, e Benevento 2, mentre il dato di Caserta non è ancora definitivo. Si ricorderà che proprio Salerno è stata tra le città maggiormente decisive per il successo nel voto dei circoli campani di Maurizio Martina, candidato sostenuto da De Luca, qui Martina ha ottenuto il 64% dei voti, vincendo la competizione su scala regionale con gli altri candidati chiudendo con il 51,04%. Più dietro Nicola Zingaretti, con il 35,9% nei circoli della Campania, e Roberto Giachetti, con il 7,1%.
In Campania si vota pure per il rinnovo della segreteria regionale e anche in questo caso, nel voto dei circoli, c'è stato il successo di Leo Annunziata - 60,1% - sindaco di Poggiomarino sostenuto da De Luca, dal capogruppo in Regione Mario Casillo, dal parlamentare Lello Topo, la segretaria uscente Tartaglione e il segretario provinciale Costa. E, ancora l'area Dem di Teresa Armato e il consigliere regionale Pd Gianluca Casillo, malgrado Armato e Daniele al nazionale appoggino Zingaretti. Contro il 23,6% di Umberto Del Basso De Caro (che sostiene Martina) e il 16,2% di Armida Filippelli, la candidata di Zingaretti. Insomma il voto di Salerno incide in maniera pesante sia a livello locale che nazionale tanto da poter essere determinante.
«Potranno votare per l'elezione del segretario e dell'assemblea nazionale e regionale del Partito democratico - si legge in una nota del Pd - tutti i cittadini che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd e di sostenerlo alle prossime elezioni». Per votare sarà necessario esibire il documento di riconoscimento e la tessera elettorale. I non iscritti al Pd dovranno pagare un contributo simbolico di 2 euro. Potranno votare anche gli stranieri regolarmente residenti in Italia e quelli di età compresa tra 16 e 18 anni, se registrati sul sito del Pd. Gli elettori riceveranno due schede, una per il Congresso nazionale, l'altra per il regionale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino