NAPOLI - 588 voti, circa il 10% degli iscritti certificati a Napoli. Le comunarie grilline non decollano, forse complice il clima rovente che le hanno precedute. Fatto sta...
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Subito partono gli sfottò del Pd, in questi giorni sotto accusa per le primarie di Napoli e Roma. «Parlano di partecipazione e poi scopri che dal server di Casaleggio escono ben 588 voti per nominare il candidato grillino al Comune di Napoli - afferma il deputato dem, Andrea Romano - La sensazione è che più che comunarie siano delle taroccarie».
«Comunarie grillini a Napoli? - gli fa eco Alessia Rotta, della segreteria nazione del Pd - Andrebbero ribattezzate le falsarie o le solitarie. Numeri imbarazzanti, il dieci per cento scarso dei loro iscritti certificati, e potevano votare con un click comodamente da casa. Per di più a Napoli, casa di Fico e Di Maio, e con tre quarti di direttorio campano». Punge anche il senatore Stefano Esposito: «A Napoli come a Roma per M5S la storia è già scritta... Da Casaleggio».
La replica. «Le accuse del Pd fanno sorridere.
Il Mattino