Il Pd campano prova a riannodare i fili sconnessi con la società civile. Si è svolto ieri pomeriggio il primo incontro – il secondo sarà oggi al teatro...
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Intanto, è stato costituito il coordinamento regionale dei sostenitori di Andrea Orlando alla segreteria: ne fanno parte Peppe Russo, Marco Rossi Doria, Gennaro Marasca, Rosaria Capacchione e Vincenzo Scognamiglio mentre Peppe Balzamo è il coordinatore provinciale a Napoli.
Sul fronte del convegno moderato dal deputato dem e condirettore de l’Unità Andrea Romano, Migliore ha evidenziato che «così riapriamo il filo di ragionamento con la società» partendo dalla consapevolezza che «il Sud deve riprendere la sua funzione ma ora il Partito Socialista europeo si dia una mossa per dare una nuova identità all’Europa». Su questa scia gli interventi degli altri relatori. Il giurista Sergio Locoratolo ha infatti invocato di rilanciare al più presto la questione meridionale «assente dal dibattito nazionale da oltre 15 anni»: «Ci fu detto che il Mezzogiorno doveva aspettare la crescita del Nord: invece in questi anni di recessione l’Italia non è cresciuta e il Mezzogiorno è sprofondato. A Napoli – ha aggiunto - abbiamo un sindaco populista ma ci siamo arrivati come reazione ai disastri combinati dal Pd a partire dalle primarie 2011». Da par suo Claudia Mancina ha sottolineato che «bisogna dire basta con questo europeismo scontato: non mi convince ricordare che l’Europa unita ci ha assicurato 60 anni di pace perché alle nuove generazioni questo argomento non tocca per nulla. Ora serve alimentare la crescita accantonando l’austerità».
La fautrice di questa due giorni di riflessioni sul ruolo del Pd, il segretario regionale Assunta Tartaglione ha spiegato che è utile «coinvolgere il mondo accademico anche in ottica delle primarie». Quanto alla sfida di riportare il Sud, con i suoi ritardi ma anche le sue potenzialità, al centro dell’agenda nazionale, ha ricordato: «Va detto che in questi ultimi anni il dibattito si è riaperto finalmente, ora dobbiamo superare i luoghi comuni e i vecchi schemi puntando sulla soluzione dei problemi». Il presidente del Pd regionale, Stefano Graziano, reduce dalla polemica in Consiglio con i grillini sul tema del giustizialismo, ha aperto il capitolo del rapporto tra politica, magistratura e media: «Il populismo ha così invaso fortemente i tessuti sociali che chi sta nelle istituzioni si comporta come se stesse ancora fuori». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino