Primo maggio a Napoli con la movida in strada nonostante il coprifuoco: «Vogliamo tornare a vivere»

La movida è tornata quella di un tempo tra i vicoli e le strade di Napoli. Dal lungomare ai baretti di Chiaia e piazza Bellini, la vita notturna è ripresa nonostante...

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La movida è tornata quella di un tempo tra i vicoli e le strade di Napoli. Dal lungomare ai baretti di Chiaia e piazza Bellini, la vita notturna è ripresa nonostante il coprifuoco. Sui muri e agli angoli delle strade principali – come via Bisignano o via Alabardieri – si rivedono i bicchieri degli aperitivi e le bottiglie di birra, come accadeva prima del Covid. Scene di una vita precedente che sembrava dimenticata e che ora, in zona gialla, torna ad “animare” la città. 

«Dopo un anno chiusi in casa non ne potevamo più – affermano in strada – e quasi avevamo dimenticato cosa fosse la libertà. Vogliamo tornare alla vita precedente e con minori restrizioni è normale che ci siano maggiori assembramenti». Un desiderio, quello di tornare alle vecchie abitudini, che deve fare i conti anche con la voglia di ripartenza dei ristoratori che – proprio per permettere a tutti di uscire in sicurezza – chiedono di posticipare l'orario del coprifuoco. «È importante capire – dichiarano gli esercenti – che se non si modificheranno gli orari del rientro a casa gli assembramenti saranno maggiori. Chiunque scenderà in strada concentrandosi negli stessi orari e rendendo difficile il controllo delle forze dell'ordine. Guardate questi ragazzi: dopo la chiusura dei bar e dei locali continuano a bere in strada rimanendo in gruppo». 

Proprio questo è il punto su cui battono commercianti e i residenti dei quartieri della movida. Un coprifuoco che – se viene rispettato dai gestori dei locali – non è osservato da chi li frequenta, da chi ben oltre le 22 rimane in strada in barba a ogni regola imposta dal governo. «Non possiamo correre per tornare a casa – ribattono i giovani – perché anche questo ci mette ansia. Dopo i lockdown e le privazioni dei mesi scorsi sentiamo il bisogno di rimanere liberamente in strada. Per questo motivo il governo dovrebbe prendere in considerazione le modifiche proposte. Non deve ripartire solo l'economia, ma soprattutto la nostra vita e le nostre abitudini».

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Il Mattino