Procida, arrestato l'assessore Carannante: tangente da 20mila euro per non denunciare abusi edilizi

Procida, arrestato l'assessore Carannante: tangente da 20mila euro per non denunciare abusi edilizi
Avrebbe chiesto 20mila euro a un imprenditore per non denunciare presunti abusi edilizi. L'assessore al Contenzioso e all'Acquedotto del Comune di Procida, Antonio...

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Avrebbe chiesto 20mila euro a un imprenditore per non denunciare presunti abusi edilizi. L'assessore al Contenzioso e all'Acquedotto del Comune di Procida, Antonio Carannante, titolare di uno studio legale, è stato arrestato all'alba dai carabinieri con l'accusa di tentativo di estorsione aggravata e continuata. Dalle indagini, coordinate dal pm Henry John Woodcock, è emerso che dopo il rifiuto opposto dall'imprenditore a versare la somma sono seguiti sopralluoghi comunali nel cantiere e un sequestro dell'immobile in costruzione, poi non convalidato dal Tribunale di Napoli. 

Gli accertamenti dei militari della compagnia di Ischia, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione, hanno fatto emergere - anche attraverso intercettazioni telefoniche - che l'indagato avrebbe inoltre esercitato la sua influenza sui dipendenti degli uffici tecnici del comune isolano per favorire il buon esito di pratiche edilizie di suoi clienti. Nucleo centrale delle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, resta comunque la richiesta di una tangente di 20mila euro che l'assessore avrebbe chiesto di versare a una sua cliente, in cambio del silenzio su ipotetici abusi edilizi della vittima. Carannante attualmente si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

Il sindaco di Procida Dino Ambrosino a nome della sua amministrazione ribadisce la piena fiducia nell'operato dell'assessore, al suo secondo mandato in giunta; solidarietà è stata espressa anche dal vice sindaco Titta Lubrano.

Dell'arresto di Carannante ha parlato anche Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, che sul suo profilo Facebook ha riportato la notizia commentando: «La magistratura fa spesso un ottimo lavoro, indagando nelle istituzioni. Ma solo se noi cittadini rifiuteremo sempre certi ricatti e denunceremo senza paura, libereremo realmente le amministrazioni dalla corruzione».

Antonio Carannante, 53 anni sposato e padre di due figli è avvocato cassazionista specializzato in diritto del lavoro e societario; è al secondo mandato nella giunta del sindaco Ambrosino. Alle ultime elezioni era risultato sesto tra gli eletti con 344 voti nella lista La Procida che vorrei. Gli erano state assegnate le deleghe a Contenzioso, Acquedotto, Pubblica Illuminazione e rapporti con le Università, incarichi che al momento non gli sono stati ritirati dal primo cittadino.

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Il Mattino