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Se di giorno è affollato di persone che entrano ed escono da uffici pubblici e privati, di sera si trasforma nel mercato del sesso a pagamento. Ma a far rabbrividire è il fatto che oggetto delle perversioni sessuali di tanti balordi siano dei minori.
Come il ragazzino rom che, venerdì sera, gli agenti della polizia municipale hanno sorpreso tra i palazzoni del Centro direzionale. Nell'ambito dei servizi predisposti dal comando generale di via De Giaxa sul controllo del fenomeno della prostituzione, con particolare riferimento a quella minorile, gli agenti del servizio tutela dei minori guidato dal capitano Sabina Pagnano, nella tarda serata hanno notato la presenza di un minorenne che, al passaggio delle auto, a ridosso del corso Meridionale, tentava di adescare gli uomini al volante. Appostati tra le piante i vigili hanno potuto ascoltare i dialoghi e la contrattazione tra il ragazzino e i potenziali clienti. Dopo aver accertato che il minore stava per prostituirsi i «caschi bianchi» sono intervenuti fermando il ragazzo di etnia rom che – provvisto di documenti – è stato accompagnato presso gli uffici per l'identificazione mediante i rilievi foto-dattiloscopici. Gli accertamenti non hanno lasciato dubbi, confermato la minore età di M.V., 17 anni.
A carico del ragazzo sono risultati anche precedenti per reati contro il patrimonio. Ad essere informato dell'operazione è stato inoltre il pubblico ministero della procura dei minori, oltre ai servizi sociali in reperibilità notturna subito attivati. Alla presenza dell'operatrice dei servizi sociali è stata raccolta la dichiarazione del ragazzo, che non ha potuto negare di fronte all'evidenza: ogni notte – ha ammesso – si recava nella zona del Centro direzionale.
Un fenomeno del quale il ragazzo è vittima, come tanti altri ragazzini di nazionalità romena che vivono nella zona industriale.
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Il Mattino