Sit in delle trans davanti al Comune di Napoli: «Rischiamo la morte ogni giorno»

Sit in delle trans davanti al Comune di Napoli: «Rischiamo la morte ogni giorno»
Striscioni e bavagli per denunciare che loro "rischiano la morte ogni giorno e vivono nella paura". Transessuali in piazza stamattina davanti palazzo San Giacomo,...

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Striscioni e bavagli per denunciare che loro "rischiano la morte ogni giorno e vivono nella paura". Transessuali in piazza stamattina davanti palazzo San Giacomo,  "contro una società che ignora i diritti e la tutela dei loro bisogni, troppo spesso annientati dalla violenza" come ha detto Ottavia Bozza, responsabile delle politiche transessuali dell'Arcigay Nazionale che ha definito la loro condizione una vera e propria "emergenza sociale".


Dall'inizio dell'anno fino ad oggi sono 7 le trans vittime di violenza come 'Ketty' sgozzata brutalmente sabato sera e ricordata da tutte le manifestanti riunitesi "sia per celebrare la memoria di una persona che ha iniziato la sua trasformazione dall'età di 12 anni e che persino nella morte è stata trattata e definita a volte uomo - dicono le amiche- sia per ricordare alla società che i diritti delle transessuali vengono calpestati ogni giorno e non solo quando si arriva all'estrema violenza", come ha sottolineato Daniela Lourdes Falanga, ambasciatrice delle politiche trans dell'Arcigay Napoli.

"Ogni sera abbiamo paura che qualcuno possa ucciderci o farci del male- hanno raccontato Lia ed Edda, transessuali e amiche di 'Ketty' che impugnavano i cartelli di protesta - e tutte noi abbiamo cercato di lavorare normalmente, persino qulle operate e totalmente donne vengono ancora discriminat perciò chiediamo uguaglianza, opportunità e di avere le stesse chance altrimenti sarà sempre e solo la strada ad accoglierci".


Tra le richieste delle trans, prima di tutto, "una casa di accoglienza". Al sit-in hanno preso parte anche Antonello Sannino, presidente dell'Arcigay Napoli, Carlo Cremona dello Sportello napoletano gay trans e lesbo, e i ragazzi dell'associazione "I'm gay any problem?". Anche il sindaco De Magistris ha raggiunto e manifestanti. "Parlo come sindaco e cittadino esprimendo la totale vicinanza e solidarietà alla comunità transessuale per questo omicidio - ha dichiarato - abbiamo fatto tanto come amministrazion ma tanto si deve fare ed entro la fine del mandato sarà inaugurato un luogo dove si possano accogliere le transessuali che non sono un peso ma al contrario 'sono una risorsa della nostra città". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino