Per trent'anni vittima di violenze. Dal giorno del suo matrimonio fino all'altra sera non c'è stato momento in cui non abbia subito maltrattamenti, vessazioni e...
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MOTIVO BANALE
A convincerla defibnitivamente è stata l'ultima lite in cui lei stessa e la figlia minorenne sono state aggredite a morsi, schiaffi e pugni. Il motivo dell'aggressione sarebbe stato il ritardo della giovane. La ragazza sarebbe dovuta rincasare alle 23. Un quarto d'ora di ritardo hanno fatto però scatenare l'ira funesta del violento che ha selvaggiamente picchiato la 17enne. La mamma, nel vano tentativo di difendere la ragazza dalla furia del marito, ha provato a porre pace, ma ha avuto la peggio ricevendo schiaffi e pugni. Il 57enne non si è fermato nemmeno dinanzi alle suppliche della figlia che lo pregava di smettere. Pur di prevalere fisicamente e psicologicamente ha inferto dei profondi morsi sulle loro braccia, provocando in loro un profondo dolore fisico ed emotivo. Le urla strazianti non lo hanno sedato.
UNA FURIA
Solo l'intervento dei carabinieri allertati dalla donna ha placato l'animo del padre-padrone che nonostante la presenza delle forze dell'ordine ha comunque continuato a inveire contro moglie e figlia: «Se vi prendo vi riempio di botte». L'uomo, pregiudicato, è stato subito arrestato per maltrattamenti e lesioni personali. L'arresto immediato è stato possibile anche grazie ad una precedente denuncia inoltrata dalla moglie qualche giorno fa. Le vittime dell'aggressione sono state medicate all'ospedale san Giuliano di Giugliano. La prognosi è di 5 giorni. Sul loro corpo i medici hanno trovato lividi dovuti a morsi ed escoriazioni.
CONVINTA
Pare che la vittima, anche a seguito delle ultime notizie di cronaca, si sia convinta a denunciare il marito violento. Il femminicidio di Norina Matuozzo avvenuto a Melito e di Fortuna Belisario a Miano, uccisa a colpi di pistola l'una e picchiata fino alla morte l'altra, hanno ingenerato in lei un forte senso di paura per la sua incolumità e quella della figlia minore. Nello stesso tempo, le forti reazioni della gente, i cortei e le manifestazioni contro le violenze l'hanno convita della necessità di cambiare e soprattutto le hanno aperto gli occhi su quella che dovrebbe essere una vita e una relazione sana e felice e l'hanno convinta di non essere sola. Per questo ha denunciato qualche giorno fa e, forte del sostegno delle forze dell'ordine, ha denunciato una seconda volta dopo l'aggressione dell'altra sera, facendo scattare di fatto l'arresto come prevede la legge in caso di maltrattamenti reiterati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino