Gli servono pezzi di ricambio, fa rubare un'auto come la sua

Gli servono pezzi di ricambio, fa rubare un'auto come la sua
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Aveva bisogno di pezzi di ricambio per la sua macchina così, anziché recarsi dal meccanico o dal carrozziere, ben pensa di trovare una soluzione alternativa. Per risparmiare quanto più possibile infatti decide di ingaggiare due ladri e far rubare una vettura uguale alla sua. L'intento era quello di recuperare quanti più pezzi di ricambio possibile a costo zero. Può sembrare incredibile, ma è vero e in fondo nemmeno troppo strano. Questa pratica illegale e becera è infatti abbastanza diffusa negli ambienti criminali o comunque incivili.

 
I carabinieri della stazione di Qualiano, coordinati dalla compagnia di Giugliano guidata dal capitano Andrea Coratza, hanno però scoperto tutto e denunciato in stato di libertà per riciclaggio in concorso un 45enne e un 50enne di Qualiano. I militari dell'Arma su segnalazione di una società che gestisce gli antifurti satellitari hanno fatto irruzione in un capannone situato lungo la circumvallazione esterna di proprietà di uno dei denunciati, ideatore del furto della vettura a suo vantaggio. Dentro i locali era stato localizzato un furgone Renault Kangoo rubato a Marianella ad un 49enne. Il 45enne e il 50enne sono stati sorpresi dai militari mentre sezionavano in più parti il veicolo. In poche ore avevano già tolto le portiere, gli ammortizzatori, i pneumatici e il motore in attesa di essere venduti come parti di ricambio ad acquirenti che non badano tanto alla provenienza dei materiali. Un giro molto redditizio. Il titolare del capannone non si era di certo dimenticato della sua macchina. E difatti alcuni pezzi erano stati messi da parte proprio per riparare la sua vettura.


Quando i carabinieri sono entrati nel locale i due sono rimasti di stucco. Forse non si aspettavano che il furgoncino fosse dotato di antifurto satellitare. Dopo i controlli del caso i militari dell'arma hanno sequestrato sia il capannone che le auto. Il proprietario della macchina rubata a Marianella invece si è dovuto accontentare di quel che restava della sua vettura. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino