Quartiere Vasto, blitz della Polizia Municipale: sequestrata una sala slot completamente abusiva

Quartiere Vasto, blitz della Polizia Municipale: sequestrata una sala slot completamente abusiva
Quando gli uomini della Polizia Municipale si sono trovati di fronte allo "spettacolo" di via Milano hanno fatto fatica a credere ai propri occhi. In una delle...

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Quando gli uomini della Polizia Municipale si sono trovati di fronte allo "spettacolo" di via Milano hanno fatto fatica a credere ai propri occhi. In una delle principali strade del quartiere, infatti, i caschi bianchi dell'Unità Operativa San Lorenzo guidati da Alfredo Marraffino si sono trovati di fronte ad una sala slot completamente abusiva. Non solo mancava qualsiasi permesso da parte del Comune di Napoli, ma addirittura nessuna delle "macchinette" era registrata negli appositi server del Monopolio di Stato.

La sala slot finita sotto sequestro martedì pomeriggio era stata inaugurata alcune settimane fa e, come testimoniano anche i residenti della zona, già attirava decine di persone ogni giorno. Negli orari di apertura - dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata - il viavai di persone era continuo. Ad un primo impatto nessuno, tantomeno gli uomini della Polizia Municipale, aveva immaginato che quel locale non avesse nemmeno il più elementare permesso da parte delle Autorità, anche perchè sia i lavori di apertura che la relativa pubblicità erano stati fatti alla piena luce del sole e senza minimamente preoccuparsi di eventuali controlli da parte delle forze dell'ordine. 

Dopo il blitz è scattato il sequestro e sono stati elevati verbali per migliaia di euro - oltre 5000 euro per ogni singola slot machine, a cui vanno aggiunti i verbali per la mancanza della Dia - ai danni del gestore che, mentre gli uomini della municipale elevavano sanzioni e disponevano la chiusura del locale, è stato colto da un malore ed è stato accompagnato in ospedale per gli accertamenti di rito. Successivamente è poi emerso che l'uomo era già destinatario di provvedimenti giudiziari, in particolare per frode informatica.

Le sei slot machines sequestrate risultavano del tutto prive del codice a barre "punzonato" dagli appositi uffici dell'Agenzia del Monopolio di Stato e così sono scattate le indagini per verificare se, grazie a qualche "trucco" informatico le macchinette abbiano potuto aggirare i serrati controlli dello Stato sul gioco d'azzardo. Si pensa, infatti, è che l'intero sistema di server dello Stato sia stato aggirato grazie alla stessa tipologia di truffa - il famigerato "pezzotto" - adoperata per le partite di calcio. 

Il fortissimo sospetto - su cui si stanno muovendo le indagini in queste ultime ore - è che la criminalità organizzata abbia "rispolverato" l'ancora florido mercato del gioco d'azzardo, fornendo le famigerate "macchinette mangiasoldi" a locali e localini della città gestiti da uomini e donne prive di scrupoli e che, in pochi giorni, possono letteralmente mettere in ginocchio intere famiglie. Un mercato che, specie dalle parti del Vasto e di piazza Garibaldi, sembrava essere stato temporaneamente accantonato dalla malavita organizzata che aveva preferito "investire" su altri settori economici ritenuti più redditizi in un territorio martoriato da anni da fenomeni come l'immigrazione clandestina e il potentissimo mercato delle merci contraffatte che ancora prospera dalle parti del mercato della Maddalena. 

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Il Mattino