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Il bene confiscato di Quarto, ribattezzato Villa Mehari, è stata assegnata dal Comune flegreo ad associazioni, parrocchie e sindacato giornalisti regionale. «Un simbolo del potere criminale - spiega il sindaco Antonio Sabino - diventa simbolo di legalità. La sfida, ora, è quella di renderla punto di riferimento della città».
La villa sarà un luogo di aggregazione per giovani: sarà allestita una biblioteca e saranno promosse iniziative ludiche e culturali. Il bene apparteneva a un esponente di spicco del clan Polverino, egemone nell'area flegrea e a Marano.
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