Sparatoria intimidatoria in via Matteo Renato Imbriani: esplosa una dozzina di colpi con pistola e mitra

Una sequenza di deflagrazioni poco prima della mezzanotte in via Matteo Renato Imbriani, all'altezza dell'ex ospedale psichiatrico giudiziario. Almeno una dozzina di...

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Una sequenza di deflagrazioni poco prima della mezzanotte in via Matteo Renato Imbriani, all'altezza dell'ex ospedale psichiatrico giudiziario. Almeno una dozzina di proiettili di pistola sono stati sparati all'indirizzo all'indirizzo di un piccolo balcone al primo piano di un palazzo. Gli attentatori hanno usato anche un'arma automatica, probabilmente un Ak47, più noto come Kalasnikov,  a giudicare da un proiettile 7,62, inesploso, trovato davanti a una vecchia Golf, anch'essa raggiunta dai colpi di pistola, che hanno mandato in frantumi il finestrino anteriore destro. I proiettili hanno frantumato anche una porta a vetri di un locale adibito a deposito il cui proprietario ha confermato che all'interno non vi era conservato nulla che potesse far pensare all'azione del racket delle estorsioni.


Sul posto sono giunte auto del commissariato Dante, diretto dal vicequestore Maria Antonietta Ferrara, con il supporto di una pattuglia del commissariato san Ferdinando e la pattuglia dei rilievi balistici della polizia scientifica. L'unica persona rintracciata dagli agenti è stato il proprietario della Golf che però, a giudicare dalla dinamica del raid e dal numero di colpi concentrato sul balcone non è il destinatario dell'azione intimidatoria. Tocca adesso alla polizia giudiziaria stabilire chi è al centro del mirino degli attentatori. Di sicuro, secondo fonti della polizia, quest'ultimo episodio non è da collegare con gli analoghi raid avvenuti la scorsa notte a Cavalleggeri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino