Rapine violente in tabaccherie e negozi ad Afragola: scattano fermi per 6 persone

Il decreto emesso dalla Procura di Napoli nord

Rapine violente in tabaccherie e negozi ad Afragola: scattano fermi per 6 persone
Scacco alla banda che rapinava le tabaccherie e i negozi in maniera violenta ad Afragola. Il gruppo criminale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Scacco alla banda che rapinava le tabaccherie e i negozi in maniera violenta ad Afragola.

Il gruppo criminale specializzato in rapine a tabaccai, eseguite con modalità particolarmente violente, è stato infatti sgominato dai carabinieri che hanno eseguito sei fermi nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla procura di Napoli nord. Le immagini delle aggressioni dei malviventi, riprese dai circuiti di videosorveglianza, divennero virali sul web.

Le rapine in questione si sono verificate il 7, il 15 e il 28 settembre, protagonista sempre lo stesso gruppo di rapinatori, i quali, armati di pistola e fucile e a volto coperto, sotto la minaccia delle armi, si erano scagliati con violenza contro i proprietari degli esercizi commerciali, in alcune occasioni colpendoli a più riprese con calci e pugni. Bottino il denaro delle casse, sigarette e gratta e vinci. Dopo il colpo del 28 settembre furono ritrovati gli abiti, le armi e i passamontagna utilizzati dai rapinatori, che, dopo il colpo, erano stati nascosti nelle aree comuni di una palazzina in cui abitano alcuni degli indagati. I sei fermati sono in carcere in attesa dell'udienza di convalida

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino