Una lenta processione di ruote, lamiere, dita che picchiano nervosamente sugli sterzi e occhiate amare lanciate all'orologio: così si presenta la mattinata napoletana...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA PIAZZA PROMESSA
La fine di Corso Umberto, per chi arriva da Porta di Massa, è l'inizio del dramma: mega cantiere ancora in piazza Garibaldi, dove tutti, turisti compresi, scivolano tra una transenna e l'altra senza capirci granché. Va detto che, almeno davanti alla stazione, gli operai hanno lavorato anche ad agosto e che la ditta prevede attualmente «la fine del 2019» come termine per la consegna. «All'ingresso di piazza Garibaldi la strada è diventa un imbuto dice Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi Intorno alla stazione si crea traffico in ogni momento. Anche Corso Meridionale, dove stanno rifacendo i lavori, è impraticabile. Siamo in una situazione di viabilità drammatica, che vale anche per chi usa lo scooter. Si poteva sfruttare agosto per intensificare i lavori. Invece è iniziato settembre e il traffico è andato in tilt. Non siamo nemmeno ancora arrivati nella fase acuta. Quando inizieranno le scuole sarà un inferno di lamiere». Le difficoltà, infatti, non cessano per chi è diretto verso il Centro Direzionale: anche Corso Meridionale offre ancora carreggiate striminzite.
IL NODO PORTA CAPUANA
Per chi arriva in stazione dal centro, dal Museo Archeologico, da via Foria o da piazza Cavour, la situazione non si fa certo rosa. Porta Capuana e via San Giovanni in Carbonara sono in fase di restyling per i cantieri Unesco. Larghi tratti di carreggiata occupati dalle transenne, e traffico in difficoltà fin dalle prime ore del giorno. «L'avevamo predetto dice Ulderico Carraturo, storico pasticciere e presidente Fai di Porta Capuana ma nessuno ci ha ascoltato. La cosa assurda è che, tanto per cambiare, si favorisce l'impresa che vuole l'area di stoccaggio dei basoli accanto al marciapiede, e quindi sulla corsia regolarmente terminata che potrebbe essere aperta. Si potrebbe invece usare quello spazio a monte e a valle del cantiere ridando respiro alla viabilità che soffre già dalle 7 del mattino. La comodità degli operai viene prima di una cittadinanza intera costretta in un inutile imbuto. Abbiamo scritto all'assessorato alla Viabilità, che ci ha garantito l'istituzione di un tavolo con gli uffici del progetto Unesco. Con questi ritmi di lavoro si andrà avanti ancora un mese». Restyling e traffico in tilt: speriamo che un equilibrio lo si trovi al più presto, e cioè prima dell'inizio delle scuole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino