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Nell’ambito dei compiti di tutela ambientale che la legge affida al Corpo della Guardia Costiera, il Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha eseguito, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso, il sequestro di due impianti di autolavaggio situati sul territorio del Comune di Sant’Agnello.
Gli accertamenti propedeutici, compiuti anche in collaborazione con il personale militare dell’Ufficio locale marittimo di Piano di Sorrento hanno evidenziato che i rispettivi titolari smaltivano le acque di dilavamento attraverso lo scarico in pubblica fognatura senza essere in possesso della Autorizzazione unica ambientale, in violazione dell’attuale normativa di cui al Testo Unico Ambientale del 2006.
Per tale tipologia di attività, la norma prevede che le acque provenienti dal lavaggio degli autoveicoli, considerate quali «acque reflue industriali», devono obbligatoriamente essere convogliate in appositi impianti di trattamento e depurazione per la separazione della parte contenente i residui ed i fanghi di lavaggio.
I controlli del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Capitaneria stabiese, agli ordini del comandante Rosamarina Sardella, si inseriscono nel programma di sensibilizzazione e monitoraggio ambientale a garanzia e tutela dei corsi d’acqua presenti sul territorio ed in particolare del fiume Sarno e, quindi, della salute del mare della penisola sorrentina e del golfo di Napoli.
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